“Il calendario Transavanguardie 2013”
di Lady_Gio
04/11/2012 - letta 2897 volte
In stampa in questi giorni il nuovo calendario Transavanguardie 2013.
TransAvanguardie
è nato tre anni fa quando, fra il serio e il faceto, è apparso il primo
calendario di questa serie. L'idea è stata da subito chiara:
reinterpretare, attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, opere
d'arte più o meno note, firmate
nel corso dei secoli dai maggiori protagonisti della storia dell'Arte
mondiale e con l’inserimento di persone trans al posto di alcuni
personaggi o del personaggio dell’opera pittorica. Non per nulla come
sottotitolo del calendario vi è la frase “Se i media ci dipingono male
noi ci dipingiamo da sole”. Al
cavalletto del pittore si è così sostituito quello del fotografo che,
nei primi due lavori, ha “riportato sul set” le indimenticabili figure
del Cenacolo di Leonardo; della “Primavera” di Botticelli così come la
seducente ed enigmatica “Dama dell'Ermellino” di Leonardo ma anche le
donne “fatali” di Boldini o le ieratiche icone di Klimt. Messi
da parte i grandi Maestri del passato, protagonista di TransAvanguardie
2013 è Saturno Buttò da Portogruaro: un raffinato e colto artista
contemporaneo che da circa vent'anni ha intrapreso una propria
personalissima rilettura di temi cari alla tradizione figurativa
occidentale. Nella
sua arte, figure che rammentano Beati, Martiri, Penitenti e Monache
diventano attori di un universo religioso in cui Sacro e Profano,
Salvezza e Peccato, Spirito e Carne sono termini in perenne conflitto,
dove salvezza e redenzione possono essere viste come pratica di
punizione e sofferenza. Ma
al pari dei calendari che l'hanno preceduto, anche questo “Tribute to
Saturno Buttò” non vuole essere una sterile operazione di mimesi
rispetto alle opere del Maestro quanto piuttosto offrire un’autentica
“rimessa in scena” dove i “clic” finali devono restare “fotografie senza
diventare illustrazioni o pitture”, come precisa Fudesan, autore degli
scatti, introducendo TransAvanguardie 2013. Non è un caso che alle
simboliche quanto iconiche immagini di Buttò si sostituiscano figure in
carne ed ossa, personaggi reali, con un nome e un cognome, che, pur non
essendo “attori di professione”, esprimono sul set la loro personalità,
la loro identità di genere, il loro modo di essere e di intendere la
vita come persone oltre i gender. Forse proprio in questo aspetto sta la cifra più alta di questo lavoro.
omaggio alle opere di/tribute to paintings of: Saturno Buttò
illustrazione di copertina/cover: Radaaria
dialogo con Saturno/conversation with Saturno: Diana Diddì Chiarin, LaRoby, Sofia Mehiel
commento alle opere/commentary: Leonardo Acerbi
modelle/models: Lara
Lopez Morphine, LaRoby, Barbara Gandalf, Stefania Visconti, Birbino,
Marika, SusyTgirl, Valentina Glitter, Niki Topa Love, Eva Carieri,
Marpessa Carangi, Sofia Mehiel, Anna Fischia, Madame Scompiglio, Lady
Giò, Claudia Rapicano, Cloe,
Sara, Ottavia, TonyFTM73, Sarah Avolio, Sonia Marini, Morena, Manuela,
Alexia Mellin, Dalia Altesi, Nicole Colette, Giselly, Morya.
postproduzione/postproducers: KaJu Chirurgia Grafica, Joe Nesi, J.J. Fudesan, Francesco Pezzini, F. P. De Sueto
grafica/art: Francesco Pezzini
assistente alla fotografia/assistant to the photographer: FantasiaPura
assistente alla scenografia/set designer assistant: Lady Giò
indispensabile/factotum: Jim Jacaré
ambienti/locations: Laboratorio creativo di Tanathos Eros (BO) Italy afternoon studio Angolo del Paradiso (MO) Italy live performance Full 2011 (FE) Italy live performance Grand Club Five Stars (RM) Italy private ensamble