Chi è Susan Wright
Chi è Charles Moser
Con la collaborazione di Charles Moser, Ph.D., M.D.
Ringraziamo la
National Coalition For Sexual Freedom (NCSF), e la sua portavoce Susan Wright,
per aver autorizzato la traduzione e la pubblicazione di questo articolo su
Legami.org.
L’articolo originale è consultabile al seguente indirizzo: https://ncsfreedom.org/key-programs/education-outreach/what-is-sm.html
Nell’ultima decade la visibilità del SM è esplosa nella
cultura popolare. L’SM è comunemente illustrato nella pubblicità, nei libri, in
film e canzoni, e sta diventando scontato in televisione. Di SM hanno scritto
positivamente Newsweek, Time, Ms. Magazine, il New York Times e molte altre
pubblicazioni nazionali. Gli accessori di moda in stile SM sono diventati
comuni, così come le battute sul SM.
E tuttavia , discernere la verità dagli stereotipi sul SM
può essere difficile.
Questo articolo è un tentativo di informare il pubblico sul
sadomasochismo (SM). Di seguito troverete alcune risposte supportate dalla
ricerca scientifica alle più comuni domande sul SM
SM è un orientamento o comportamento
sessuale.
Sm è un orientamento od un comportamento sessuale tra due o
più adulti consenzienti. Tale comportamento può includere, ma non è limitato a,
l’uso di stimolazioni fisiche e psicologiche per indurre l’eccitazione e la
soddisfazione sessuale. Di solito, un
partner assume il ruolo attivo (top o dominante) e l’altro quello passivo
(bottom o sottomesso). I praticanti SM possono essere eterosessuali,
bisessuali, omosessuali, transgender o intersessuali.
Non è facile definire l’SM; la gamma di comportamenti è
molto ampia, e la maggior parte dei praticanti non ama tutte le pratiche o i
ruoli. Il problema della definizione è stato discusso approfonditamente in un
articolo di Weinberg, Williams e Moser1. Gli autori hanno
individuato cinque aspetti presenti nella maggior parte delle interazioni
studiate:
·
Dominanza e sottomissione – la presenza di ruoli
e l’obbedienza di un partner all’altro.
·
Consensualità – l’accordo volontario ad entrare
nel “gioco” (interazione) SM e di rispettare certi “limiti” (regole fondamentali
a proposito dell’intensità e della direzione in cui il gioco può procedere)
·
Contenuto sessuale – il presupposto che le
attività abbiano un contenuto sessuale o erotico.
·
Riconoscimento reciproco – la convinzione
condivisa dai partecipanti che l’attività in cui sono coinvolti sia SM, o un
concetto simile.
·
Gioco di ruolo – i praticanti assumono ruoli,
sia per l’interazione che per la loro relazione, che riconoscono non essere
reali.
SM è Sicuro, Sano e Consensuale
Le organizzazioni sociali ed educative SM, Leather e Fetish
considerano le linee guida “sano, sicuro e consensuale” come il fondamento di
qualunque attività SM. Mentre è possibile svolgere qualunque attività in
maniera incurante e pericolosa, l’SM non è più pericoloso dello Sci o di altre
attività elettrizzanti.
Sicuro
Giocare in modo sicuro significa conoscere approfonditamente
le tecniche ed essere consapevoli dei rischi inerenti a quello che si sta
facendo, e comportarsi di conseguenza. La sicurezza include la responsabilità
di proteggere se stessi e gli altri dalle infezioni trasmesse sessualmente,
incluso l’HIV
Mentre i media spesso sottolineano i comportamenti SM più
estremi, la realtà e che buona parte del gioco SM non va mai oltre un’allegra
sculacciata. Esattamente come ci sono metodi per ridurre i rischi in attività
come il nuoto subacqueo o le corse automobilistiche, ci sono metodi per ridurre
i rischi nel SM e praticarlo con sicurezza.
Le comunità SM organizzate sono molto attive nel promuovere
seminari e nell’insegnare ai praticanti come approcciare le tecniche in maniera
sicura. Il fatto che i praticanti SM non affollino le Emergenze degli ospedali ogni
fine settimana è di per sé un indizio che questi programmi funzionano. Se
capita un incidente in ambito SM, è abbastanza ovvio che la stampa farà un gran
chiasso al solo scopo di intrattenere i lettori ed i telespettatori.
Sano
Essere sani significa essere in grado di riconoscere la
differenza tra la fantasia e la realtà. I racconti ed i romanzi a sfondo SM
sono spesso distorti in modo fantastico e non sono rappresentativi di
situazioni e relazioni reali.
Il termine sano distingue anche tra salute e malattia
mentale. Una reale distinzione tra salute e malattia mentale è quando un certo
schema di comportamento causa problemi nella vita di una persona. Lavarsi le
mani sino a spellarsele, o così spesso da rendre problematica la vita
quotidiana è segno di disagio mentale. Anche l’SM, come qualunque altro
comportamento, può essere sintomo di problemi psichiatrici. Tuttavia la vasta
maggioranza dei praticanti scopre che l’SM arricchisce e migliora la loro
funzionalità in altri campi della loro vita.
Consensuale
Consensualità significa rispettare in ogni momento i imiti
imposti da ogni partecipante al gioco.
Il consenso è il primo ingrediente del SM. Una delle
differenze tra uno stupro ed un rapporto sessuale è il consenso. Una differenza
tra la violenza e l’SM è il consenso. Lo stesso comportamento che può
configurarsi come crimine senza consenso, può essere qualcosa che migliora la
vita grazie al consenso.
Il tipo e le caratteristiche del controllo sono concordate
da tutte le persone coinvolte ed è necessario il consenso continuo di tutti i
partecipanti anche durante il gioco. Alcuni praticanti usano delle parole di
sicurezza (safeword), cioè parole concordate che segnalano che il gioco deve
essere rallentato od interrotto.
Rick
Houlberg scrive in “The Magazine of a sadomasochisctic Club: The Tie That Binds2”:
“ la sola regola cardinale che I soci del Club insistono che
ogni membro debba promuovere è che tutte le attività SM devono essere
consensuali, non abusive e sicure. Poiché i bambini non sono considerati in
grado di consentire, ogni attività deve svolgersi solo tra adulti. Le regole
sulla sicurezza e sul consenso del Club vengono continuamente rinforzate. Le
questioni di sicurezza ed etichetta, compresa la proibizione al consumo di
droga, sono fortemente sottolineate durante l’orientamento dei nuovi membri, ed
in tutto il materiale pubblicato dal Club”
SM non è violenza domestica
La violenza domestica è un insieme di comportamenti
intenzionalmente intimidatori attuati da un partner nei confronti dell’altro,
senza il suo consenso. Gli abusi tendono ad essere ricorrenti come tipologia,
ad aggravarsi nel tempo e caratterizzati richieste di perdono tra un episodio e
l’altro accompagnati dalla promessa che non saranno più attuati,
SM non è abuso o violenza domestica perché:
·
SM è volontario. I partner concordano lo scambio
di potere erotico per loro libera scelta e volontà. Ciascun partner è libero di
abbandonare il gioco in qualunque momento. Il fatto che le relazioni SM
finiscano (amichevolmente o meno) senza vendette o violenza è di conforto
all’importanza di questa distinzione.
·
SM è consensuale. Tutte le parti coinvolte
concordano su quello che accadrà. La discussione dei limiti è cosa abituale. La
violazione di questi limiti è considerata una gravissima infrazione all’interno
della comunità SM
·
I praticanti SM sono informati. Chi è coinvolto
nello scambio di potere erotico comprende perfettamente le possibili
conseguenze.
·
I praticanti SM ricercano attivamente e godono
del gioco SM. Sono spesso delusi se non possono giocare. Non si scusano per il
loro comportamento quando il gioco è finito, piuttosto tutti sono felici e
soddisfatti per aver potuto giocare.
·
I praticanti SM si impegnano attivamente per
assicurarsi che le loro attività siano il più sicure possibile. Ferire
seriamente il partner potrebbe impedire a loro stessi di partecipare al gioco
in futuro. Gli individui che violano i limiti del partner si ritrovano ben
presto senza compagni di gioco. Per sottolineare il punto, le associazioni SM
tengono spesso incontri educativi sulla sicurezza nella pratica SM
Nondimeno, come in qualunque altro campione della
popolazione, possono capitare casi di violenza domestica anche tra i praticanti
SM. Le roganizzazioni SM, Leather e Fetish non perdonano la violenza domestica,
ed incoraggiano attivamente vittime e colpevoli a cercare aiuto.
Il sociologo Thomas S. Weinberg è autore di numerosi
articoli professionali sulla sessualità umana in varie riviste scientifiche.
Nel suo “Studies in Dominance and Submission3”, il Dr. Weinberg
scrive:
“Anche se gli individui di cui abbiamo parlato sono fra loro
differenti sotto molti aspetti, ci sono, tuttavia, alcuni temi comuni che li
riguardano tutti. Queste similarità sono tutte relative al SM come forma di
comportamento sociale. Per esempio, l’importanza di acquisire la conoscenza sia
delle attitudini che delle tecniche attraverso un processo di socializzazione è
evidente in ciascuno di loro. Perché una sessione SM abbia successo dal punto
di vista di entrambi i partner un processo collaborativo è indispensabile. Se
non c’è soddisfazione sia dalla parte del dominante che del sottomesso, la
relazione avrà termine. Perciò ci deve essere accordo sulla scena ed il
consenso deve essere garantito da entrambe le parti. Concessioni devono essere
fatte da entrambi i partecipanti in modo che entrambi siano soddisfatti.”
Dovrei avere paura di chi ama l’SM?
Non c’è nessun motivo di avere timore di chi pratica SM. I
praticanti SM sono dottori, avvocati, insegnanti, geometri, manovali, pompieri,
segretarie e qualunque altra cosa possiate immaginare.
Nel 1983 la sociologa Gini Scott, nel suo libro “Erotic
Power4” esamina le dinamiche della sottocultura SM.
Gini Scott scrive:
“ Al contrario degli psichiatri e degli psicologi che si occupano
principalmente di individui psicopatologici che sono anche interessati nel
D&S (Dominanza e Sottomissione), io non li ho trovati psicologicamente
disturbati o socialmente inetti; al contrario prevaleva uno spirito di allegria
e buon umore, ed i praticanti apparivano per lo più gente di bell’aspetto e del
tutto ordinaria, che aveva relazioni del tutto normali al di fuori della scena
D&S (…) Una gran varietà di persone con diverse gradazioni di interessi
erotici partecipano del sadomasochismo. Il loro retroterra, le loro attività ed
attitudini sono del tutto differenti dallo stereotipo sociale che descrive il
sadomasochismo come una forma di violenza e di crudeltà, o come un’aggressione
fisica perpetrata da gente psicologicamente instabile che cerca di far del male
agli altri, o di farsi fare del male dagli altri (…) Il nocciolo della comunità e costituito da
persone sensibili, razionali, rispettabili, e in qualunque altro senso del
tutto ordinarie. Perciò, del tutto diversamente dalla sua immagine pubblica, la
comunità SM è cordiale, amichevole e supportiva”.
Quanta gente è coinvolta nel SM
Alcuni interessanti studi sociologici hanno cercato di determinare
la percentuale della popolazione impegnata in attività SM
Il rapporto dell’Istituto Kinsey del 1990 riferisce:
“I ricercatori stimano
che tra il 5 ed il 10 per cento della popolazione degli Stati Uniti sia impegnata
nel sadomasochismo per il proprio piacere sessuale, almeno su basi occasionali,
nella maggior parte dei casi in attività che non comportano reale violenza o
dolore. Nella maggior parte dei casi è il soggetto passivo (il masochista) e
non il soggetto attivo (il sadico) che stabilisce e controlla tipo ed intensità
delle attività di coppia. Può essere interessante sapere che in molte di queste
relazioni eterosessuali, i cosiddetti ruoli sessuali tradizionali sono
rovesciati – con l’uomo che gioca il ruolo sottomesso o masochista. Attività
sadomasochistiche hanno luogo anche tra coppie omosessuali”5
Un sondaggio per Playboy, realizzato dal Dr. Marty Klein è
apparso nel numero di Novembre 1998, pagina 81:
·
Il 18% degli uomini ed il 20% delle donne hanno usato bende per gli occhi durante il
sesso
·
Il 30% degli uomini ed il 32% delle donne hanno
legato qualcuno, o sono stati legati durante il sesso.
·
Il 49% degli uomini ed il 38% delle donne hanno
sculacciato o sono stati sculacciati durante il sesso
Uno studio realizzato da Hunt nel 19746, sulla base
di 2026 rispondenti ha trovato che:
·
Il 4,8% degli uomini, e
·
Il 2,1% delle donne hanno ricavato piacere
sessuale dall’ingliggere dolore, e
·
Il 2,5% degli uomini, e
·
Il 4,6% delle donne hanno ricavato piacere sessuale dal ricevere
dolore.
Questi numeri sono probabilmente sottostimati, perché la
risposta erotica al “dolore” è solo uno degli aspetti del SM
Alla metà degli anni ’70, un’ istituto di ricerca indipendente
fondato da Playboy presentò un
questionario a 3700 studenti selezionati casualmente in 20 diversi college,
scoprendo che il 12% delle ragazze ed il 18% dei ragazzi esprimevano il
desiderio di sperimentare il bondage o il gioco di ruolo master/slave7.
Una indagine di E. Hariton (1972) trovò che il 48% delle
donne fantasticano di scenari di sottomissione durante un rapporto sessuale, con
il 14% che lo fa frequentemente8.
Paul H. Gebhard è un antropologo che fu direttore esecutivo
dell’Institute for Sex Research dell’Università dell’Indiana dal 1956 al 1983. Gebhard
noto, in Feticismo e Sadomasochismo9, che “l’eccitazione sessuale
consapevolmente riconosciuta come prodotta da stimoli sadomasochistici non è
rara”. L’istituto trovò che una femmina su otto ed un maschio si cinque
venivano eccitati da racconti sadomasochistici.
Nel 1929 l’indagine di Hamilton sui costumi matrimoniali
riferì che il 28% degli uomini ed il 29% delle donne ammettevano di ricavare “brividi
di piacere” dall’avere qualche forma di “dolore” inflitta su di loro10.
Altre informazioni sul SM
Perché lo chiamate SM
invece di S&M?
Il termine “S & M” sta per Sadismo e Masochismo, e le
definizioni e rappresentazioni storiche del S & M sono spesso stereotipate
e non consensuali. Il termine “SM” sta per sadomasochismo, che è un tipo di
comportamento o orientamento sessuale. Molta gente lo chiama SM per enfatizzare
la necessità del consenso, dato che entrambi i comportamenti sono uniti in una
sola parola. Al SM ci si riferisce anche talvolta con termini come “Leather”, “Dominanza
& Sottomissione” e “BDSM”
Da dove vengono i
termini Sadismo e Masochismo?
Con l’evoluzione del linguaggio, le definizioni contemporanee
di sadismo e masochismio cambiano continuamente. Il sadismo non contempla più
la non con sensualità, né implica violenza. Significa semplicemente che qualcuno
ricava gratificazione erotica dall’infliggere stimolazione fisica o psicologica
su un partner consenziente. Di converso, un masochista è qualcuno che gode nel ricevere quella
stimolazione fisica o psicologica.
Il termine sadismo fu reso popolare dallo psichiatra Richard von Krafft-Ebing nel
1886, e scaturisce dagli scritti del Marchese De Sade ( agli scritti di De Sade
ci si è riferiti per anni come “le sadisme”, Krafft-Ebing fu il primo ad usare
il termine in senso clinico). I casi clinici di cui si occupava riguardavano soprattutto
la violenza sessuale non consensuale e non avevano nulla a che fare con quello
che noi oggi chiamiamo SM
Krafft-Ebing coniò anche il termine ‘masochismo’, per
descrivere il piacere della servitù sessuale. Prese il termine dagli scritti di
Leopold von Sacher-Masoch, un romanziere austriaco che scrisse dei suoi
desideri masochistici sotto forma di racconto. Sacher-Masoch era ancora vivo
all’epoca e non fu particolarmente felice del fatto che una perversione
prendesse il nome da lui, dato che la cosa avrebbe infamato suo nonno. Sacher-Masoch
ricevette il suo secondo cognome in onore del suo nonno materno; sua madre
essendo figlia di uno stimato medico esperto in sanità pubblica. Il Dottor Masoch
convinse il governo austriaco a realizzare il sistema fognario di Vienna,
prevenendo in questo modo il diffondersi incontrollato delle epidemie. E’ una
ironia che uno stimato medico debba essere ricordato per una diagnosi sessuale
piuttosto che per le buone cose che
aveva realizzato.
Perché la gente fa
SM?
Noi non sappiamo perché alcune persone sono eterosessuali ed
altre omosessuali. Non sappiamo perché alcune persone erotizzano il seno ed
altre le gambe. Non capiamo il modo in cui la gente sviluppa una qualsiasi
forma di erotizzazione. Non sappiamo di nessuno che abbia scoperto una
qualunque caratteristica nella storia infantile, nell’ordine di nascita, etc,
che sia più comune tra i praticanti SM che nella popolazione nel suo complesso.
Nello specifico, non c’è nessuna indicazione che i praticanti SM abbiamo più o
meno probabilità di essere stati sculacciati da piccoli, o di essere stati
vittime di abuso, sessuale o meno.
Andreas Splenger realizzò il primo studio11 su
coloro che si identificavano come praticanti SM nel 1977. Le uniche cose che
questi appassionati avevano in comune era l’alto tenore di vita, di stato
sociale e di educazione. Il 90% era perfettamente felice delle sue preferenze
sessuali, con l’unico cruccio della stigmatizzazione sociale associata a queste
pratiche.
SM è amore e piacere.
L’SM riguarda gli stimoli e le sensazioni, lo scambio di
potere, la fiducia nel proprio partner, la condivisione di amore e piacere.Alcuni
praticanti ricercano il “dolore”, ma vogliono sperimentare quella sensazione in
un modo che è in realtà piacevole per loro.
I sociologi Weinberg e Kamel scrissero nel 1995:
“Molta parte del SM implica davvero poco dolore. Piuttosto,
molti sadomasochisti preferiscono cose come l’umiliazione o l’abuso verbale, il
cross dressing, l’essere legati, lo sculacciamento leggero senza reale
sofferenza, e simili. Spesso è la sensazione di essere abbandonati alla mercè della volntà altrui ad essere
sessualmente eccitante… Al nocciolo del sadomasochismo non c’è il dolore, ma l’idea
del controllo – la dominazione e la sottomissione”12
Havelock Ellis scrisse un pionieristico studio sulla
sessualità: Studies of the Psychology of Sex, nel quale scrisse che il concetto
di dolore è estremamente frainteso:
“L’essenza del sadomasochismo non è tanto il ‘dolore’ quanto
lo stravolgimento dei proprio sensi – emozionalmente più che fisicamente. Il
masochismo sessuale ha poco a che fare col dolore e tutto a che fare con la
ricerca del piacere emotivo. Quando comprendiamo che è soltanto dolore, e non
crudeltà, che è la cosa essenziale in questo tipo di manifestazioni, cominciamo
ad avvicinarci alla loro spiegazione. Il masochista desidera sperimentare il
dolore, ma generalmente desidera che sia inflitto amorevolmente; il sadico
desidera infliggere dolore, ma desidera che sia avvertito come amore…”13
Note
1) Weinberg,
M.S., Williams, C.J., & Moser, C.A. (1984). "The social constituents
of sadomasochism." Social Problems, 31, pg. 379-389.
2) Rick Houlberg (1993). "The
Magazine of a Sadomasochism Club: The Tie That Binds." Journal of
Homosexuality 21 (1/2), Haworth Press: pg. 167-83.
3)
Thomas S. Weinberg (1995). Studies in Dominance & Submission,
Prometheus Books: pg. 89.
4)
Gini Scott (1983). Erotic Power, Citadel Press: pg. x.
5)
June M. Reinisch, Ph.D. with Ruth Beasley, M.L.S (1990). Kinsey
Institute New Report on Sex, St. Martin's Press: pg. 162-163.
6)
M. Hunt, Sexual Behavior in the 1970s, Chicago: Playboy Press
7)
Playboy, "What's Really Happening on Campus", October 1976.
8)
E. Hariton, "Women's Fantasies During Sexual Intercourse with their
Husbands: A Normative Study with Tests of Personality and Theoretical
Models'" unpublished doctoral dissertation, City University of New York.
9)
Dynamics of Deviant Sexuality, 1969, pg. 79.
10)
G.V. Hamilton, A Research in Marriage, Boni, New York.
11)
A. Spengler, "Manifest Sadomasochism of Males: Results of an
Empirical Study," Archives of Sexual Behavior, vol. 6, pp. 441-56
12)
Thomas S. Weinberg and G.W. Kamel (1995). "S&M: An Introduction
to the Study of Sadomasochism," S&M: Studies in Dominance and
Submission, Prometheus Books, pg. 19.
13)
Havelock
Ellis, M.D. (1926). Studies of the Psychology of Sex, F.A. Davis Company, pg.
160.