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Cos'è L'SM? Introduzione
di Susan Wright
inserito da Abatenero - 25/05/2015 - Letto 1631 volte.

Chi è Susan Wright

Chi è Charles Moser

 Con la collaborazione di Charles Moser, Ph.D., M.D.

Ringraziamo la National Coalition For Sexual Freedom (NCSF), e la sua portavoce Susan Wright, per aver autorizzato la traduzione e la pubblicazione di questo articolo su Legami.org.
L’articolo originale è consultabile al seguente indirizzo:
https://ncsfreedom.org/key-programs/education-outreach/what-is-sm.html

 

Nell’ultima decade la visibilità del SM è esplosa nella cultura popolare. L’SM è comunemente illustrato nella pubblicità, nei libri, in film e canzoni, e sta diventando scontato in televisione. Di SM hanno scritto positivamente Newsweek, Time, Ms. Magazine, il New York Times e molte altre pubblicazioni nazionali. Gli accessori di moda in stile SM sono diventati comuni, così come le battute sul SM.

E tuttavia , discernere la verità dagli stereotipi sul SM può essere difficile.

Questo articolo è un tentativo di informare il pubblico sul sadomasochismo (SM). Di seguito troverete alcune risposte supportate dalla ricerca scientifica alle più comuni domande sul SM

 

SM è un orientamento o comportamento sessuale.

Sm è un orientamento od un comportamento sessuale tra due o più adulti consenzienti. Tale comportamento può includere, ma non è limitato a, l’uso di stimolazioni fisiche e psicologiche per indurre l’eccitazione e la soddisfazione sessuale.  Di solito, un partner assume il ruolo attivo (top o dominante) e l’altro quello passivo (bottom o sottomesso). I praticanti SM possono essere eterosessuali, bisessuali, omosessuali, transgender o intersessuali.

Non è facile definire l’SM; la gamma di comportamenti è molto ampia, e la maggior parte dei praticanti non ama tutte le pratiche o i ruoli. Il problema della definizione è stato discusso approfonditamente in un articolo di Weinberg, Williams e Moser1. Gli autori hanno individuato cinque aspetti presenti nella maggior parte delle interazioni studiate:

·         Dominanza e sottomissione – la presenza di ruoli e l’obbedienza di un partner all’altro.

·         Consensualità – l’accordo volontario ad entrare nel “gioco” (interazione) SM e di rispettare certi “limiti” (regole fondamentali a proposito dell’intensità e della direzione in cui il gioco può procedere)

·         Contenuto sessuale – il presupposto che le attività abbiano un contenuto sessuale o erotico.

·         Riconoscimento reciproco – la convinzione condivisa dai partecipanti che l’attività in cui sono coinvolti sia SM, o un concetto simile.

·         Gioco di ruolo – i praticanti assumono ruoli, sia per l’interazione che per la loro relazione, che riconoscono non essere reali.

 

SM è Sicuro, Sano e Consensuale

Le organizzazioni sociali ed educative SM, Leather e Fetish considerano le linee guida “sano, sicuro e consensuale” come il fondamento di qualunque attività SM. Mentre è possibile svolgere qualunque attività in maniera incurante e pericolosa, l’SM non è più pericoloso dello Sci o di altre attività elettrizzanti.

Sicuro

Giocare in modo sicuro significa conoscere approfonditamente le tecniche ed essere consapevoli dei rischi inerenti a quello che si sta facendo, e comportarsi di conseguenza. La sicurezza include la responsabilità di proteggere se stessi e gli altri dalle infezioni trasmesse sessualmente, incluso l’HIV

Mentre i media spesso sottolineano i comportamenti SM più estremi, la realtà e che buona parte del gioco SM non va mai oltre un’allegra sculacciata. Esattamente come ci sono metodi per ridurre i rischi in attività come il nuoto subacqueo o le corse automobilistiche, ci sono metodi per ridurre i rischi nel SM e praticarlo con sicurezza.

Le comunità SM organizzate sono molto attive nel promuovere seminari e nell’insegnare ai praticanti come approcciare le tecniche in maniera sicura. Il fatto che i praticanti SM non affollino le Emergenze degli ospedali ogni fine settimana è di per sé un indizio che questi programmi funzionano. Se capita un incidente in ambito SM, è abbastanza ovvio che la stampa farà un gran chiasso al solo scopo di intrattenere i lettori ed i telespettatori.

Sano

Essere sani significa essere in grado di riconoscere la differenza tra la fantasia e la realtà. I racconti ed i romanzi a sfondo SM sono spesso distorti in modo fantastico e non sono rappresentativi di situazioni e relazioni reali.

Il termine sano distingue anche tra salute e malattia mentale. Una reale distinzione tra salute e malattia mentale è quando un certo schema di comportamento causa problemi nella vita di una persona. Lavarsi le mani sino a spellarsele, o così spesso da rendre problematica la vita quotidiana è segno di disagio mentale. Anche l’SM, come qualunque altro comportamento, può essere sintomo di problemi psichiatrici. Tuttavia la vasta maggioranza dei praticanti scopre che l’SM arricchisce e migliora la loro funzionalità in altri campi della loro vita.

Consensuale

Consensualità significa rispettare in ogni momento i imiti imposti da ogni partecipante al gioco.

Il consenso è il primo ingrediente del SM. Una delle differenze tra uno stupro ed un rapporto sessuale è il consenso. Una differenza tra la violenza e l’SM è il consenso. Lo stesso comportamento che può configurarsi come crimine senza consenso, può essere qualcosa che migliora la vita grazie al consenso.

Il tipo e le caratteristiche del controllo sono concordate da tutte le persone coinvolte ed è necessario il consenso continuo di tutti i partecipanti anche durante il gioco. Alcuni praticanti usano delle parole di sicurezza (safeword), cioè parole concordate che segnalano che il gioco deve essere rallentato od interrotto.

Rick Houlberg scrive in “The Magazine of a sadomasochisctic Club: The Tie That Binds2”:

“ la sola regola cardinale che I soci del Club insistono che ogni membro debba promuovere è che tutte le attività SM devono essere consensuali, non abusive e sicure. Poiché i bambini non sono considerati in grado di consentire, ogni attività deve svolgersi solo tra adulti. Le regole sulla sicurezza e sul consenso del Club vengono continuamente rinforzate. Le questioni di sicurezza ed etichetta, compresa la proibizione al consumo di droga, sono fortemente sottolineate durante l’orientamento dei nuovi membri, ed in tutto il materiale pubblicato dal Club”

 

SM non è violenza domestica

La violenza domestica è un insieme di comportamenti intenzionalmente intimidatori attuati da un partner nei confronti dell’altro, senza il suo consenso. Gli abusi tendono ad essere ricorrenti come tipologia, ad aggravarsi nel tempo e caratterizzati richieste di perdono tra un episodio e l’altro accompagnati dalla promessa che non saranno più attuati,

SM non è abuso o violenza domestica perché:

·         SM è volontario. I partner concordano lo scambio di potere erotico per loro libera scelta e volontà. Ciascun partner è libero di abbandonare il gioco in qualunque momento. Il fatto che le relazioni SM finiscano (amichevolmente o meno) senza vendette o violenza è di conforto all’importanza di questa distinzione.

·         SM è consensuale. Tutte le parti coinvolte concordano su quello che accadrà. La discussione dei limiti è cosa abituale. La violazione di questi limiti è considerata una gravissima infrazione all’interno della comunità SM

·         I praticanti SM sono informati. Chi è coinvolto nello scambio di potere erotico comprende perfettamente le possibili conseguenze.

·         I praticanti SM ricercano attivamente e godono del gioco SM. Sono spesso delusi se non possono giocare. Non si scusano per il loro comportamento quando il gioco è finito, piuttosto tutti sono felici e soddisfatti per aver potuto giocare.

·         I praticanti SM si impegnano attivamente per assicurarsi che le loro attività siano il più sicure possibile. Ferire seriamente il partner potrebbe impedire a loro stessi di partecipare al gioco in futuro. Gli individui che violano i limiti del partner si ritrovano ben presto senza compagni di gioco. Per sottolineare il punto, le associazioni SM tengono spesso incontri educativi sulla sicurezza nella pratica SM

Nondimeno, come in qualunque altro campione della popolazione, possono capitare casi di violenza domestica anche tra i praticanti SM. Le roganizzazioni SM, Leather e Fetish non perdonano la violenza domestica, ed incoraggiano attivamente vittime e colpevoli a cercare aiuto.

Il sociologo Thomas S. Weinberg è autore di numerosi articoli professionali sulla sessualità umana in varie riviste scientifiche. Nel suo “Studies in Dominance and Submission3”, il Dr. Weinberg scrive:

“Anche se gli individui di cui abbiamo parlato sono fra loro differenti sotto molti aspetti, ci sono, tuttavia, alcuni temi comuni che li riguardano tutti. Queste similarità sono tutte relative al SM come forma di comportamento sociale. Per esempio, l’importanza di acquisire la conoscenza sia delle attitudini che delle tecniche attraverso un processo di socializzazione è evidente in ciascuno di loro. Perché una sessione SM abbia successo dal punto di vista di entrambi i partner un processo collaborativo è indispensabile. Se non c’è soddisfazione sia dalla parte del dominante che del sottomesso, la relazione avrà termine. Perciò ci deve essere accordo sulla scena ed il consenso deve essere garantito da entrambe le parti. Concessioni devono essere fatte da entrambi i partecipanti in modo che entrambi siano soddisfatti.”

 

Dovrei avere paura di chi ama l’SM?

Non c’è nessun motivo di avere timore di chi pratica SM. I praticanti SM sono dottori, avvocati, insegnanti, geometri, manovali, pompieri, segretarie e qualunque altra cosa possiate immaginare.

Nel 1983 la sociologa Gini Scott, nel suo libro “Erotic Power4” esamina le dinamiche della sottocultura SM.

Gini Scott scrive:
“ Al contrario degli psichiatri e degli psicologi che si occupano principalmente di individui psicopatologici che sono anche interessati nel D&S (Dominanza e Sottomissione), io non li ho trovati psicologicamente disturbati o socialmente inetti; al contrario prevaleva uno spirito di allegria e buon umore, ed i praticanti apparivano per lo più gente di bell’aspetto e del tutto ordinaria, che aveva relazioni del tutto normali al di fuori della scena D&S (…) Una gran varietà di persone con diverse gradazioni di interessi erotici partecipano del sadomasochismo. Il loro retroterra, le loro attività ed attitudini sono del tutto differenti dallo stereotipo sociale che descrive il sadomasochismo come una forma di violenza e di crudeltà, o come un’aggressione fisica perpetrata da gente psicologicamente instabile che cerca di far del male agli altri, o di farsi fare del male dagli altri (…)  Il nocciolo della comunità e costituito da persone sensibili, razionali, rispettabili, e in qualunque altro senso del tutto ordinarie. Perciò, del tutto diversamente dalla sua immagine pubblica, la comunità SM è cordiale, amichevole e supportiva”.

 

Quanta gente è coinvolta nel SM

Alcuni interessanti studi sociologici hanno cercato di determinare la percentuale della popolazione impegnata in attività SM

Il rapporto dell’Istituto Kinsey del 1990 riferisce:

“I ricercatori stimano che tra il 5 ed il 10 per cento della popolazione degli Stati Uniti sia impegnata nel sadomasochismo per il proprio piacere sessuale, almeno su basi occasionali, nella maggior parte dei casi in attività che non comportano reale violenza o dolore. Nella maggior parte dei casi è il soggetto passivo (il masochista) e non il soggetto attivo (il sadico) che stabilisce e controlla tipo ed intensità delle attività di coppia. Può essere interessante sapere che in molte di queste relazioni eterosessuali, i cosiddetti ruoli sessuali tradizionali sono rovesciati – con l’uomo che gioca il ruolo sottomesso o masochista. Attività sadomasochistiche hanno luogo anche tra coppie omosessuali”5

Un sondaggio per Playboy, realizzato dal Dr. Marty Klein è apparso nel numero di Novembre 1998, pagina 81:

·         Il 18% degli uomini ed il 20% delle donne  hanno usato bende per gli occhi durante il sesso

·         Il 30% degli uomini ed il 32% delle donne hanno legato qualcuno, o sono stati legati durante il sesso.

·         Il 49% degli uomini ed il 38% delle donne hanno sculacciato o sono stati sculacciati durante il sesso

Uno studio realizzato da Hunt nel 19746, sulla base di 2026 rispondenti ha trovato che:

·         Il 4,8% degli uomini, e

·         Il 2,1% delle donne hanno ricavato piacere sessuale dall’ingliggere dolore, e

·         Il 2,5% degli uomini, e

·         Il 4,6% delle donne  hanno ricavato piacere sessuale dal ricevere dolore.

Questi numeri sono probabilmente sottostimati, perché la risposta erotica al “dolore” è solo uno degli aspetti del SM

Alla metà degli anni ’70, un’ istituto di ricerca indipendente fondato da Playboy  presentò un questionario a 3700 studenti selezionati casualmente in 20 diversi college, scoprendo che il 12% delle ragazze ed il 18% dei ragazzi esprimevano il desiderio di sperimentare il bondage o il gioco di ruolo master/slave7.

Una indagine di E. Hariton (1972) trovò che il 48% delle donne fantasticano di scenari di sottomissione durante un rapporto sessuale, con il 14% che lo fa frequentemente8.

Paul H. Gebhard è un antropologo che fu direttore esecutivo dell’Institute for Sex Research dell’Università dell’Indiana dal 1956 al 1983. Gebhard noto, in Feticismo e Sadomasochismo9, che “l’eccitazione sessuale consapevolmente riconosciuta come prodotta da stimoli sadomasochistici non è rara”. L’istituto trovò che una femmina su otto ed un maschio si cinque venivano eccitati da racconti sadomasochistici.

Nel 1929 l’indagine di Hamilton sui costumi matrimoniali riferì che il 28% degli uomini ed il 29% delle donne ammettevano di ricavare “brividi di piacere” dall’avere qualche forma di “dolore” inflitta su di loro10.

 

Altre informazioni sul SM

Perché lo chiamate SM invece di S&M?

Il termine “S & M” sta per Sadismo e Masochismo, e le definizioni e rappresentazioni storiche del S & M sono spesso stereotipate e non consensuali. Il termine “SM” sta per sadomasochismo, che è un tipo di comportamento o orientamento sessuale. Molta gente lo chiama SM per enfatizzare la necessità del consenso, dato che entrambi i comportamenti sono uniti in una sola parola. Al SM ci si riferisce anche talvolta con termini come “Leather”, “Dominanza & Sottomissione” e “BDSM”

Da dove vengono i termini Sadismo e Masochismo?

Con l’evoluzione del linguaggio, le definizioni contemporanee di sadismo e masochismio cambiano continuamente. Il sadismo non contempla più la non con sensualità, né implica violenza. Significa semplicemente che qualcuno ricava gratificazione erotica dall’infliggere stimolazione fisica o psicologica su un partner consenziente. Di converso, un masochista  è qualcuno che gode nel ricevere quella stimolazione fisica o psicologica.

Il termine sadismo fu reso popolare  dallo psichiatra Richard von Krafft-Ebing nel 1886, e scaturisce dagli scritti del Marchese De Sade ( agli scritti di De Sade ci si è riferiti per anni come “le sadisme”, Krafft-Ebing fu il primo ad usare il termine in senso clinico). I casi clinici di cui si occupava riguardavano soprattutto la violenza sessuale non consensuale e non avevano nulla a che fare con quello che noi oggi chiamiamo SM

Krafft-Ebing coniò anche il termine ‘masochismo’, per descrivere il piacere della servitù sessuale. Prese il termine dagli scritti di Leopold von Sacher-Masoch, un romanziere austriaco che scrisse dei suoi desideri masochistici sotto forma di racconto. Sacher-Masoch era ancora vivo all’epoca e non fu particolarmente felice del fatto che una perversione prendesse il nome da lui, dato che la cosa avrebbe infamato suo nonno. Sacher-Masoch ricevette il suo secondo cognome in onore del suo nonno materno; sua madre essendo figlia di uno stimato medico esperto in sanità pubblica. Il Dottor Masoch convinse il governo austriaco a realizzare il sistema fognario di Vienna, prevenendo in questo modo il diffondersi incontrollato delle epidemie. E’ una ironia che uno stimato medico debba essere ricordato per una diagnosi sessuale piuttosto  che per le buone cose che aveva realizzato.

Perché la gente fa SM?

Noi non sappiamo perché alcune persone sono eterosessuali ed altre omosessuali. Non sappiamo perché alcune persone erotizzano il seno ed altre le gambe. Non capiamo il modo in cui la gente sviluppa una qualsiasi forma di erotizzazione. Non sappiamo di nessuno che abbia scoperto una qualunque caratteristica nella storia infantile, nell’ordine di nascita, etc, che sia più comune tra i praticanti SM che nella popolazione nel suo complesso. Nello specifico, non c’è nessuna indicazione che i praticanti SM abbiamo più o meno probabilità di essere stati sculacciati da piccoli, o di essere stati vittime di abuso, sessuale o meno.

Andreas Splenger realizzò il primo studio11 su coloro che si identificavano come praticanti SM nel 1977. Le uniche cose che questi appassionati avevano in comune era l’alto tenore di vita, di stato sociale e di educazione. Il 90% era perfettamente felice delle sue preferenze sessuali, con l’unico cruccio della stigmatizzazione sociale associata a queste pratiche.

SM è amore e piacere.

L’SM riguarda gli stimoli e le sensazioni, lo scambio di potere, la fiducia nel proprio partner, la condivisione di amore e piacere.Alcuni praticanti ricercano il “dolore”, ma vogliono sperimentare quella sensazione in un modo che è in realtà piacevole per loro.

I sociologi Weinberg e Kamel scrissero nel 1995:

“Molta parte del SM implica davvero poco dolore. Piuttosto, molti sadomasochisti preferiscono cose come l’umiliazione o l’abuso verbale, il cross dressing, l’essere legati, lo sculacciamento leggero senza reale sofferenza, e simili. Spesso è la sensazione di essere abbandonati  alla mercè della volntà altrui ad essere sessualmente eccitante… Al nocciolo del sadomasochismo non c’è il dolore, ma l’idea del controllo – la dominazione e la sottomissione”12

Havelock Ellis scrisse un pionieristico studio sulla sessualità: Studies of the Psychology of Sex, nel quale scrisse che il concetto di dolore è estremamente frainteso:

“L’essenza del sadomasochismo non è tanto il ‘dolore’ quanto lo stravolgimento dei proprio sensi – emozionalmente più che fisicamente. Il masochismo sessuale ha poco a che fare col dolore e tutto a che fare con la ricerca del piacere emotivo. Quando comprendiamo che è soltanto dolore, e non crudeltà, che è la cosa essenziale in questo tipo di manifestazioni, cominciamo ad avvicinarci alla loro spiegazione. Il masochista desidera sperimentare il dolore, ma generalmente desidera che sia inflitto amorevolmente; il sadico desidera infliggere dolore, ma desidera che sia avvertito come amore…”13

 

 

Note

1)      Weinberg, M.S., Williams, C.J., & Moser, C.A. (1984). "The social constituents of sadomasochism." Social Problems, 31, pg. 379-389.

2)      Rick Houlberg (1993). "The Magazine of a Sadomasochism Club: The Tie That Binds." Journal of Homosexuality 21 (1/2), Haworth Press: pg. 167-83.

3)      Thomas S. Weinberg (1995). Studies in Dominance & Submission, Prometheus Books: pg. 89.

4)      Gini Scott (1983). Erotic Power, Citadel Press: pg. x.

5)      June M. Reinisch, Ph.D. with Ruth Beasley, M.L.S (1990). Kinsey Institute New Report on Sex, St. Martin's Press: pg. 162-163.

6)      M. Hunt, Sexual Behavior in the 1970s, Chicago: Playboy Press

7)      Playboy, "What's Really Happening on Campus", October 1976.

8)      E. Hariton, "Women's Fantasies During Sexual Intercourse with their Husbands: A Normative Study with Tests of Personality and Theoretical Models'" unpublished doctoral dissertation, City University of New York.

9)      Dynamics of Deviant Sexuality, 1969, pg. 79.

10)  G.V. Hamilton, A Research in Marriage, Boni, New York.

11)  A. Spengler, "Manifest Sadomasochism of Males: Results of an Empirical Study," Archives of Sexual Behavior, vol. 6, pp. 441-56

12)  Thomas S. Weinberg and G.W. Kamel (1995). "S&M: An Introduction to the Study of Sadomasochism," S&M: Studies in Dominance and Submission, Prometheus Books, pg. 19.

13)  Havelock Ellis, M.D. (1926). Studies of the Psychology of Sex, F.A. Davis Company, pg. 160.



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