Chi è Jack Rinella
Copyright 1999 by Jack
Rinella. Questo materiale non può essere copiato in alcun modo. Ringraziamo Jack Rinella per averci consentito di tradurre e pubblicare questo
articolo su Legami.org.
Link al testo originale: http://www.leatherviews.com/kinkyinfo/9930.htm
Una domanda posta di recente su una newsletter aveva a che
fare col fumare sigarette ai Dungeon Party. La domanda della scrivente
cominciava con un riferimento al dilemma Vecchia Guardia/Nuova Guardia.
Le cose sono cambiate in cinquanta anni, questo è sicuro, ma
non sono sicuro che siano cambiate così tanto quanto la maggior parte dei
giovani leather pensa.
Comincerò col dire che molto probabilmente la
maggior parte di voi ritiene che io appartenga alla “Vecchia Guardia”. La mia
età e i capelli grigi danno questa impressione, e la proliferazione dei
miei scritti (grazie a Dio) fa sembrare che le cose stiano così.
La verità è che io sono arrivato relativamente tardi sulla
Scena, avendo fatto“sesso duro” per la prima volta circa venti anni fa. Con
tutto ciò, non sono sicuro di aver incontrato molti appartenenti alla vecchia
Guardia all’inizio degli anni ’80. Dopotutto, nessuno se ne veniva fuori a dire
“Salve, sono un membro della Vecchia Guardia”.
Oggi conosco molte persone che si potrebbe pensare fossero
nella Vecchia Guardia, ma scommetto che nessuno di loro pensa a se stesso in
quel modo. Il lavoro storico che ho fatto ai Leather Archives mi ha offerto
svariate opportunità di parlare con molti uomini e donne che ricordavano i
vecchi tempi. E’ dalla mia esperienza e
da quelle conversazioni che traggo queste riflessioni.
Tutto questo per dire che non mi ritengo un membro della
Vecchia Guardia.. Ammetto però di pensare come un’appartenente alla Vecchia
Guardia (qualunque cosa sia) quando si tratta di Leather.
Se dovessi mettere un punto fermo nello sproloquio di oggi,
sarebbe per dire che non c’è mai stata, né mai ci sarà, una Vecchia Guardia.
Tanto per cominciare, proviamo a fissare l’epoca della
Vecchia Guardia. C’era una Vecchia
Guardia nel 1949? Ne dubito. La sottocultura del sesso rude era a malapena un
cultura a quel tempo, ed anche se il sadomasochismo è stato praticato per
millenni, era scarsamente visibile dal resto della società e probabilmente più
vicino alle dominatrici professionali che ai Gay.
Lo vogliamo datare dal 1952? Probabilmente no, dato che
nessuno sosterrà che fu un film, “Il Selvaggio”, a creare una comunità chiamata
Vecchia Guardia.
Fu negli anni ’60? Può darsi. Ma se c’era una Vecchia
Guardia negli anni sessanta, era fatta da giovani, novellini anche loro all’epoca,
e che stavano cercando la loro strada attraverso una miriade infernale di
problemi. Anche fossero stati gli uomini e le donne destinati a diventare la
Vecchia Guardia, non erano certamente la Vecchia Guardia allora.
Negli anni settanta la scena leather era attiva e vivace,
piena di tradizioni appena create e con
una storia relativamente breve. Dopo tutto, venti anni non sono che un battito
di ciglia nella storia della razza umana.
C’era una Vecchia Guardia, allora? Ne dubito.
Ed a sostegno dei miei dubbi ho delle fonti estremamente
affidabili. La più affidabile delle quali è una copia originale de “The
Leatherman Handbook” di Larry Townsend. Pubblicato per la prima volta nel 1972,
le sue pagine conservano una memoria molto migliore di quella di chiunque ci
sia in giro a parlare dei “bei vecchi tempi”.
In questo libro non c’è alcuna menzione di una Vecchia
Guardia, né si fa accenno ad alcun requisito imposto dalla Vecchia Guardia agli
altri leathermen.
Un esempio che viene al caso. Recentemente un candidato
slave ed io abbiamo avuto una conversazione a proposito dello “slavese”. Per
chi non avesse familiarità col termine, è la pretesa che uno slave debba sempre
riferirsi a se stesso, o a se stessa, in terza persona, senza quindi usare mai
la parola “io”, o qualunque altro pronome personale, se è per quello. Il
risultato è una serie di frasi orrendamente involute, tipo: “Signore, questo
schiavo, Signore, richiede il permesso per questo schiavo di usare il bagno,
Signore”.
Bene, non c’è nessuna diavolo di possibilità che questa
pretesa abbia qualcosa a che fare con la Vecchia Guardia. Per esempio, potrete
leggere l’Handbook per quanto vorrete e troverete solo pochissimi riferimenti
agli schiavi, e certamente nessuno del tutto allo “slavese”. Vedete, a quei
tempi un leatherman era chiamato o un “S” o un “M”, che stavano per sadico o
masochista, ed avevano poco o nulla a che fare con la dominazione e la
sottomissione.
Anche le parole top e bottom sono rare nel manuale, come
erano rare in generale negli anni settanta.
Trenta anni fa, o anche cinquanta, se è per quello, la
Vecchia Guardia non avrebbe nemmeno mai discusso di come fumare sigarette.
Qualche gruppo, può darsi, ma non la Vecchia Guardia. L’intera questione se
fumare fosse permesso o meno, vedete, non ha niente a che fare col mondo
leather.
Quel che la gente vuole soprattutto promuovere nel mondo
leather ha a che fare con l’essere umani, non con l’essere sexy, o sadici o
kinky.
Quando ero ragazzo, e qui ammetto di sembrare mio padre, i
fumatori facevano attenzione ai posti dove fumavano. Chiedevano ai loro ospiti
se era permesso fumare. Non era una questione di protocollo leather, era una
questione di buone maniere.
Ugualmente, non sarebbe stata una questione di usare lo
slavese, sarebbe stata una questione di usare buona grammatica. Gli esempi
potrebbero andare avanti all’infinito.
Pensate seriamente che i “fondatori” del leather si siano
seduti, un giorno, per inventare il codice dei fazzoletti?
Certamente un giorno qualcuno si mise giù a compilare questa
lunga lista di colori e significati, ma io scommetto che al momento in cui
questo avvenne, quella lista aveva più a che fare con una presa per i fondelli
che con dei colori sulle chiappe!1
La Storia non è mai preordinata come gli “storici”
vorrebbero farci credere. La cultura umana cresce per flussi e riflussi, per
prova ed errore, con idee che vengono respinte o accettate.
Le comunità sono più o meno formali, più o meno strutturate,
più o meno regolate. Nel lungo periodo, la vita, e quindi anche le comunità,
evolvono, sviluppano stili e tradizioni, costumi e maniere, a seconda di quel
che è necessario, utile, profittevole o conveniente.
Questo per dire che un “Master” può fare una data cosa in un
certo modo, ed un altro farla in maniera completamente differente. Uno può
infilare un “protocollo per lo slave” dietro l’altro sino alla nausea, ed un
altro può altrettanto fermamente pretendere che tutto sia fatto in maniera semplice e rilassata.
L’altra settimana, mentre questo scritto era ancora in
embrione, ho chiesto a Chuck Renslow2 della Vecchia Guardia. Nel
divagare della nostra conversazione, finì per rammentarmi l’uso dei termini “S” e “M”
e di come tutte queste difficoltà e contrasti e manie umane ci fossero allora
esattamente come adesso. “Noi possiamo solo ‘fare SM’ per qualche ora a settimana”,
ha osservato, “ e poi abbiamo il resto delle nostre vite, esattamente come
chiunque altro”.
Andare a lavorare, sbrigare faccende, pagare i conti,
mangiare, dormire e studiare sono tutte cose che fanno parte dello stile di
vita.
La maggior parte di quello che i leathermen chiamano “il
nostro stile di vita” ha a che fare con l’essere educati, attenti,
soccorrevoli, con l’avere buone maniere e buon senso. Certamente, ci sono
aspetti che differiscono da altre sottoculture e queste differenze devono
essere onorate, amate e, soprattutto, godute, ma quando si viene al dunque tra
Vecchio e Nuovo, il detto di Padre Alliot, che ho sentito per la prima volta
nel 1966, afferma il vero: ” Più le cose cambiano, più restano come prima”.
Perciò a chiunque vi parli della “Vecchia Guardia” dite di
andare a leggere il paragrafo di Larry alla pagina 15 del suo Leatherman’s
Handbook: “Per tutto questo manuale avrò estrema cura nel sottolineare che
molto di quello che ho da dire è una mia opinione… le vostre reazioni possono
essere completamente differenti, ed i vostri desideri possono essere molto più intensi, o
esserlo molto meno, di quel che io descrivo. E questo è esattamente come
dovrebbe essere. Nessuno – che sia Larry Townsend o chiunque altro – può
neanche sognarsi di stabilire degli standard per i vostri bisogni sessuali o
per il vostro comportamento”.
Questo credo sia esattamente il punto di vista della Vecchia
Guardia sulla Vecchia Guardia.
*****
Note alla traduzione
1) Nelle
occasioni sociali, i fazzoletti colorati erano generalmente indossati facendoli
sporgere dalle tasche posteriori dei calzoni, a sinistra per i Top a destra per
i bottom.
2) Chuck
Renslow aprì il primo Leather Bar degli Stati Uniti nel 1958, a Chicago. Da allora
è rimasto una figura preminente nel mondo Gay Leather americano.