Chi è Race Bannon
Questo articolo è
apparso sul Blog di Race Bannon il 2 Agosto 2014, ed è stato tradotto e
pubblicato su Legami grazie all’esplicito consenso dell’Autore, che
ringraziamo. Questo è il link all’articolo originale: http://bannon.com/2014/08/02/what-is-real/
C’è un morbo che affligge una parte della scena
sadomaso. Si insinua nelle interazioni sociali, nelle relazioni, nel gioco,
infettandoli. Impedisce alla gente di vivere il sesso come preferisce. Impone
ai principianti un altro ostacolo da superare per entrare a far parte del
nostro mondo. E per quanto io sostenga che sia un problema minore qui nella Bay
Area1, dove parliamo più spesso ed apertamente di sesso alternativo, è comunque
qualcosa con cui anche noi dobbiamo fare i conti.
Sto parlando di quando la gente pretende di decidere chi è “vero” e chi
no. Cosa intendo con questo? Qualche esempio aiuterà.
Leggi su un profilo di un sito di incontri che “solo veri
Dominanti possono proporsi”. Senti di un Daddy che dichiara che il tale non è
un vero “boy” perché non rientra nella rigida definizione di boy che quel Daddy
si è dato. Ti dicono che il tal altro non può essere un vero Dominante perché hanno
sentito dire che ogni tanto gli piace sottomettersi. Un sottomesso sostiene che
un Dominante non è reale perché non conduce la scena secondo lo stretto punto
di vista di come quella interazione dovrebbe svolgersi secondo lui. Un
istruttore BDSM insegna che guadagnarsi i gradi attraverso una serie di passi
rigidamente controllati da un protocollo è l’unico modo per potersi considerare
un vero praticante BDSM. Un giovanotto che sfoggia per la prima volta un capo
in pelle ad un evento non viene considerato un vero leatherman da qualche
spettatore arrogante perché non lo indossa appropriatamente. La lista continua,
e sono tutte stronzate.
Ogni volta che ascolto queste sciocchezze penso regolarmente
che la colpa sia da attribuire all’insicurezza. C’è gente che adora pensare di
essere vera, così giudica gli altri, di solito inconsciamente, nella speranza
che questo, in qualche modo, renda più stabile la loro traballante fiducia in
se stessi. Ovviamente non funziona. Più
denigriamo gli altri, più rinforziamo quel qualcosa dentro di noi che favorisce
la mancanza di sicurezza in primo luogo. E’ un gioco che è impossibile vincere,
eppure è giocato anche troppo spesso.
Come per tante altre cose nella vita, quel che è vero o no
nel sadomaso sta tutto negli occhi di chi guarda. Quel che sembra vero a voi
può non sembrare vero per altri. Le nostre storie personali, le nostre identità,
i nostri paesaggi erotici mentali, ed altre cose che rendono unici noi e la
nostra condizione di vita sono di gran lunga troppo complessi ed individuali
per consentirci di dichiarare che un solo modo di essere sia vero ed un altro
non lo sia.
La prossima volta che leggi o ascolti qualcuno dire che è un
vero praticante, un vero Dominante, un vero leatherman, od un vero qualunque
cosa, fermati un attimo, e pensaci su. Cosa sta comunicando davvero
questa persona? Cosa davvero ti dice su di loro il fatto che debbano esaltare
se stessi a spese degli altri? Se sei un
principiante del sadomasochismo, e leggi o ascolti queste cose, segui il saggio
consiglio di un mio amico, che usava sempre dire “ La bandiera rossa ti
sconsiglia di proseguire”. Procedi con cautela, perchè i praticanti più esperti
e ragionevoli sanno riconoscere queste tronfie dichiarazioni come prova di
insicurezza, e vedere qualcuno che si atteggia per quello che non è.
Man mano che la scena sadomaso continua a cambiare ed a
riconfigurarsi, come tutte le cose della vita fanno nel tempo, è probabile che
sentiremo altra gente cercare di distinguersi come vera, altezzosamente dichiarando che altri non lo
sono. Dobbiamo resistere a questa
tentazione, se ci troviamo ad esserne vittime. Dobbiamo chiamare a rispondere
chi lo fa, quando lo leggiamo o lo ascoltiamo. Se due o più persone si
relazionano in un modo che funziona per loro, e lo stanno facendo
consensualmente, nessuno ha il diritto di dire che quello che sono e quello che
stanno facendo non è “vero”. Non io. Non tu. Nessuno. Puoi non trovarlo interessante
personalmente. E’ un tuo diritto. Ma nessuno ha il diritto di giudicare l’identità
erotica, lo stile di gioco, il tipo di relazione di qualcun altro come inferiore. Fare una cosa
del genere significa danneggiare terribilmente il nostro mondo, e non dobbiamo
tollerarlo.
Note alla traduzione
- Bay Area, L'Area della Baia di San Francisco, che ospita una delle più antiche e ed attive comunità Kinky degli Stati Uniti.