Copyright © 1989 by Guy Baldwin. Questo articolo è
apparso nel settembre del 1989 sulla rivista Frontiers e nel 1991 sulla rivista
Leatherfolks, ed è stato poi inserito nel volume “Ties That Bind” edito da
Daedalus Publishing nel 1993. Tradotto e pubblicato su Legami grazie
all’esplicito consenso dell’Autore, che ringraziamo. Non esistono edizioni on
line di questo articolo cui rimandare per la versione originale, che può essere
consultata solo acquistando il volume, ancora disponibile presso l’editore.
Ricordo perfettamente la catena di eventi che mi portarono
in questo mondo, il mondo Leather. I qualche modo, cominciò con gli
avvertimenti sussurrati intesi ad allontanarmi da quel che avrebbe potuto (così dicevano)rovinare la mia
vita. Avevo 18 anni a quel tempo, e vivevo a Denver.
Gli ammonimenti sulle “Leather Queens”1 dei miei amici al bar erano espressi con un misto di
scherno indignato, timore e sospetto. Quei tipi leather - dicevano -andavano
evitati. Significavano guai, anche se nessuno sembrava sapere esattamente perché. Quando chiedevo spiegazioni, si limitavano ad alzare gli occhi al cielo.
Quegli avvertimenti mi spaventavano, ma mi eccitavano anche.
Avevo desideri segreti – desideri che sapevo non essere condivisi dai miei
amici. Quelle passioni erano ancora indefinite, ma incatenavano la mia
attenzione erotica nello stesso modo in cui la gravità incatena la terra alla
sua orbita: saldamente, silenziosamente, invisibilmente. Mi sentivo
intrappolato da qualcosa che era allo stesso tempo pauroso ed eccitante.
So che i gay e le lesbiche mi capiranno, perché le
sensazioni sono le stesse di quando facciamo coming out per la prima volta come
omosessuali. In effetti, per coloro che sono già gay e lesbiche, riconoscere il
proprio sadomasochismo è un secondo coming out, che è accompagnato dalla stesse
paura, stress, eccitazione e dissimulazione.
Poi ebbi il primo scontro sadomaso con me stesso. Una
mattina, dopo essermi svegliato nell’appartamento di un amante occasionale,
finii nel suo bagno e fui piuttosto sorpreso nello scorgere nello specchio
certi profondi graffi sulla schiena che dovevo aver ricevuto a un certo punto
durante il sesso. Non ce la facevo a guardarli, eppure non potevo staccare gli
occhi da loro. Adesso che sapevo dov’erano, potevo concretamente sentirli col
pensiero. Lasciai l’appartamento in tutta fretta, per paura che lui potesse
considerare malata la mia fascinazione per quei segni.
Corsi a casa. Lì cominciai a contorcermi davanti al mio piccolo specchio per riuscire a vedere quei graffi e per toccare quelli
che potevo raggiungere. I loro formicolìo mi era vagamente familiare. Mi
ricordava il tremolio di un dente ballerino della mia infanzia, appena al
limite del dolore, eppure oniricamente piacevole. Mentre quel dente mi tornava
alla memoria mi ricordai anche di come lo stuzzicavo diverse volte al giorno.
Quel dolore era così buono. E così, il mio viaggio comincio con quei primi
innocenti graffi.
Dopo che il primo dente ballerino
È finalmente caduto,
aspettiamo il prossimo
con ansiosa anticipazione.
Non crederò mai
che fossi eccitato per la Fatina dei Denti.
Per me, so che era per il dondolìo.
Quei segni-trofeo guadagnati in quel primo significativo
incontro scivolarono nel passato mentre guarivano, durante i giorni seguenti.
Ne sentii la mancanza. Questa prima esperienza cominciò a rendere chiari quei
desideri che avevo sentito per anni, ma che erano sempre rimasti sfocati e
senza nome
Ma quei graffi erano stati una conseguenza accidentale del
nostro momento di passione – accidentali e non voluti. Cominciai a chiedermi se
quell’esperienza di “buon dolore” potesse essere controllata, gestita, affinata. Quell’energia poteva essere imbrigliata? Non so come, ma ero certo
che quei “tipi leather” da cui ero stato messo in guardia dovevano sapere
qualcosa su quella mistura di passione e sesso con il dolore, il piacere e la
sensualità. Sentivo di essere sulla riva del Mare della Sensualità. Volevo
nuotare, ma non affogare. Poi mi ricordai degli ammonimenti, e presi paura. Ma
non era il caso. Ero più al sicuro di quanto pensassi.
Urban Knights
Il mio ingresso nello stile di vita leather fu in realtà il
mio ingresso nella vita dei bar leather.
Venticinque anni fa era la stessa cosa. Ora, fortunatamente, non è più così.
Un bar leather non è un posto facile in cui entrare per la
prima volta, specie quando sai di stare cercando una parte di te stesso – come
nel mio caso. Molti degli avventori sembravano duri e minacciosi, anche se
davvero pochi in realtà erano anche solo un po’ pericolosi.
Allora, come oggi, fui deliziosamente sorpreso nello
scoprire che la conversazione, nei leather bar, poteva spaziare dai carburatori
alla Carmen, da Mary Poppins a Maria, Regina di Scozia, e dal meccanismo del cambio
alla Meccanica Quantistica.
Magari era solo la mia immaginazione sovreccitata, ma quegli
avventori mi sembravano uomini del Rinascimento sotto forma di Cavalieri Urbani
in sella a cavalli d’acciaio. Quelli che non erano acculturati dal college
erano smaliziati dall’esperienza di vita. Era un buon misto. Presi
nell’insieme, fornivano tutto quel che era mancato nella mia famiglia: la
capacità di essere onesti senza pretese, la spontaneità, e, piuttosto spesso,
una spericolata curiosità per il mondo e per le sue opportunità.
La mia attenzione era certamente attratta dalle motociclette
e dalle bardature leather. Ma quello a cui era inchiodata era l’inebriante
energia sessuale che spirava nei bar, dolce come il sentore del sudore dei
ragazzi negli spogliatoi a scuola. Solo che questi erano ragazzi cresciuti –
uomini in realtà. E, sempre, il cuoio nero, armatura naturale. Non è un caso
che uomini e donne di molti ordini religiosi si vestano in nero – un colore spesso
sacro, sembra.
La possibilità di essere accettato tra quegli uomini
particolari divenne più elettrizzante quando realizzai che occorreva sottoporsi
ad alcuni misteriosi riti di passaggio, che implicavano sesso e qualcosa di
più. Non sapevo cosa esattamente significasse “di più”, ma ero ansioso di
scoprirlo. Speravo che mi fosse concesso di imparare. Alla fine, ci riuscii.
Imparai che un incontro SM era la possibilità di avere una
intensa esperienza fisica e psicologica mista ad energia sessuale primitiva.
Questa energia, unita spesso a dei rituali, può essere imbrigliata per produrre
sentimenti di estasi, comunione, stati alterati di coscienza, profonda
meditazione. Una “scena” (un incontro sadomaso) è spesso ipnotico e può avere
effetti terapeutici nella vita dei partecipanti – certamente li ha avuti nella
mia. Mi sembra che quando funziona bene, la sessualità leather e SM possa avere
effetti trasfigurantii. Solo recentemente alcuni di noi hanno cominciato a
riflettere su questi aspetti della sessualità leather ed a discuterne.
Non è sorprendente che talvolta ci si riferisca a queste
cose come ad esperienze religiose, perché è esattamente quello che sembrano.
Coloro che sono stati trasformati dai riti di passaggio che io andavo cercando
20 anni fa hanno finito per formare una sorta di fratellanza – una fratellanza
od una sorellanza tra coloro che hanno viaggiato dentro se stessi per
affrontare il loro Sé interiore.
New Age Leather
Verso la fine degli anni ’60 alcuni leathermen cominciarono
ad avere esperienze spirituali, ed alcuni spiritualisti cominciarono ad avere
esperienze sadomaso. Grazie a questo felice sviluppo, alcuni di noi capirono
che la scena SM poteva servirci come sentiero di meditazione.
Quando le scene SM erano fatte in un certo modo,
raggiungevamo un diverso livello di consapevolezza – ci sentivamo trasformati
in qualcosa che ci faceva sentire meglio. E tra i giocatori SM si creava una
sorta di comunione che mancava nei nostri soliti incontri sessuali.
Qualcuno lo chiamava lo “Sballo SM” perché quando capitava
sembrava simile, ma migliore, ai migliori sballi che avevamo sperimentato in
precedenza con l’LSD e le altre droghe psichedeliche degli anni ’80. Queste
esperienze sembravano spirituali a molti di noi perché in esse erano comuni elementi
di trasfigurazione estatica. L’esperienza “religiosa” SM era nata.
Il suggerimento che la sessualità leather, SM o feticistica
possa essere la base di una più profonda consapevolezza spirituale è stata
spesso derisa dai nostri critici. Questo disprezzo è pura fobia per la
sessualità alternativa, paura della variabilità erotica. Eppure gli antropologi
ci dicono da sempre di come l’estasi religiosa venga raggiunta attraverso lo
stress fisico e mentale. La trasformazione attraverso una ordalia rituale è un
fatto attestato sin da prima della nascita della scrittura.
E’ ancora viva oggi nelle moderne pratiche religiose. In
Giappone ed in Italia i fedeli competono per il privilegio di partecipare
allo sforzo di trasportare pesanti simboli religiosi per le vie del vicinato
durante speciali cerimonie sacre. Alcuni cattolici ed Indù percorrono grandi
distanze sulle ginocchia insanguinate lungo sacri sentieri di pellegrinaggio
come gesto di penitenza, per purificarsi o semplicemente come atto di devozione
– molti arrivano ai luoghi sacri in uno stato di estasi religiosa. Monaci e
suore di diversi ordini religiosi regolarmente si autoflagellano per scopi
spirituali. In alcune cerimonie religiose Indù, gli uomini indossano pesanti
copricapo sorretti da chiodi che gli attraversano la pelle. Alcune cerimonie
sacre dei Nativi Americani contemplano rituali punitivi, dalla sanguinosa Danza
del Sole alla fustigazione rituale dei Kachina. Sino a tempi recenti, il
digiuno era parte di qualunque esperienza religiosa cattolica. Gli annuali
antropologici traboccano di esempi dello stesso fenomeno, ordalie rituali unite
a trasformazioni spirituali, persino tra gruppi culturalmente isolati. Almeno
alcune esperienze SM sono certamente paragonabili con le pratiche tantriche e
shivaite, si collegano al ruolo della castità nella vita religiosa, con i riti
dionisiaci e di altre religioni pagane. (Bisogna ricordare che “pagano”
significa semplicemente non cristiano, musulmano o israelita).
Non è sorprendete che molti ferventi cristiani finiscano
almeno per annusare la scena SM. Dopo
tutto molto sette cristiane esortano i loro seguaci all’imitazione di Cristo, e
tutti conoscono la sua passione e la sua sofferenza. Vi siete mai domandati cosa si prova ad
indossare una corona di spine, o avete mai avuto fantasie di crocifissione?
Per quello che vale, conosco tre membri del clero cristiano
– tre di loro ci sono preti cattolici – che sono bene addentro la scena SM. Per
quello che ho potuto osservare questi uomini non sembrano afflitti da conflitti
spirituali, e sono per di più persone in gamba, intelligenti, interessanti, con
un buon senso dell’umorismo e appaiono psicologicamente equilibrati come
chiunque altro.
Come fanno i leathermen della New Age a realizzare queste
sessioni estatiche e trasformative? Cosa andiamo cercando? Per ben più di un
decennio abbiamo studiato come imbrigliare il “buon dolore” per mezzo del
controllo dello stress fisico e mentale, generalmente in un contesto rituale
erotico. Più specificamente, le tecniche bondage e SM sono utilizzate per
stressare il corpo e (o) la dominazione e la sottomissione sono usate per
stressare la mente. Quando tutto è fatto bene, il risultato è la trasfigurazione estatica.
Nonostante la crisi dell’AIDS, la ricerca di informazioni
circa la connessione tra la consapevolezza spirituale e le sessualità fetish,
leather e SM ha compiuto importanti progressi. Prestare attenzione agli aspetti
spirituali di queste sessualità ci arricchisce come persone, migliorando la
qualità della nostra intimità ed in molti altri modi. La sessualità che ci
isola può solo diminuirci come persone.
Qualcuno ha suggerito che coloro che perseguono esperienze
mistiche ed estatiche attraverso la pratica SM, leather o fetish potrebbero
essere i precursori di una nuova tradizione spirituale. Più probabilmente,
stiamo combinando - prima accidentalmente, ora più consapevolmente - elementi
preesistenti in modo nuovo, infondendogli una spinta erotica per farli funzionare.
Per ora siamo troppo agli inizi per capire completamente. Come tutti gli
esploratori, non sappiamo cosa abbiamo davanti, ma sappiamo in qualche modo che
la strada è quella giusta.
Una Comunità diventa
adulta
Le cose erano molto diverse negli anni ’50 e ’60 rispetto ad
oggi. Non c’erano riviste pubbliche SM o leather, né organizzazioni SM, niente
politica, niente gruppi di discussione, nessun video informativo, niente poesia
e giusto un po’ di racconti porno distribuiti in giro come fotocopie.
Le icone Leather prodotte da Tom of Finland e Luger2 cominciarono ad apparire
in qualche pubblicazione seminascosta all’inizio degli anni ’70. (Nota
dell’Editore: mentre i primi disegni di Tom of Finland apparvero in realtà per
la prima volta alla fine degli anni ’50, erano in effetti poco conosciute nei
circoli leather di quell’epoca. Luger, un artista molto più esplicitamente
orientato al leather, apparve sulla scena molto più tardi). Era una cultura
agli albori, confinata per lo più a 10 o 12 bar in tutto il paese.
Oggi il movimento di liberazione gay leather si trova più o
meno al punto in cui la maggioranza del movimento gay e lesbico si trovava vent’anni
fa. Anche se non abbiamo avuto la nostra “Stonewall”3 in
quanto tale, stiamo indiscutibilmente diventando una tribù. L’ambiente dei
bikers club maschili è certamente il posto dove il processo di costruzione di
questa comunità cominciò alla fine degli anni ’40. I motociclisti gay si
raccolsero in un network nazionale, e potete essere certi che alcuni di loro
erano kinky. Al giorno d’oggi non si tratta solo di cuoio e motociclette; oggi
la gomma, gli accessori da cowboy, i tatuaggi, i piercing e persino le fibre
sintetiche sono diventati in qualche misura i marchi tribali per chi ha questa
sensibilità leather o SM.
Tutto questo cambiamento, questa maturazione, sta avvenendo per
gli stessi motivi che causarono il cambiamento nel mainstream gay lesbico degli
anni ’60. Le persone con interessi simili parlano tra di loro di
quello che è veramente importante per loro – un processo salutare dal mio punto
di vista. E, benché la nostra sessualità sia ancora considerata un disturbo
psicologico nei testi ufficiali di riferimento, ci sono stati progressi anche
in questo campo. Non dimentichiamo che l’omosessualità era considerata una
malattia sino a non molto tempo fa.
Come i gay e le lesbiche noi kinky siamo considerati malati
e pericolosi in molti modi (generalmente non specificati). Questo è il motivo
per cui siamo discriminati, temuti ed odiati. Quando noi stessi concordiamo con
gli estranei considerandoci malati, finiamo presto per discriminare, temere ed
odiare noi stessi. La chiamano “omofobia gay”, quando gli omosessuali odiano l’omosessualità.
Per quanto riguarda noi, chiamerò kink-o-fobia il fatto di odiare la nostra
diversità erotica. L’odio di se stessi, nella vita di chiunque, ha il
prevedibile risultato di un serio danno all’ego.
Il punto vero in discussione a proposito di cosa sia o non
sia malato, è questo: per chi è un problema questo comportamento? Se, per
esempio, un mio amico ed io stiamo progettando un sabato notte di gioco con gli
stivali, il lucido da scarpe e il lubrificante, e non faremo sesso scoperto,
cosa c’è da criticare? Non sarà il tuo genere, e allora? Spetta a noi decidere.
Finchè c’è una responsabile autodeterminazione erotica di tutti gli adulti
coinvolti, la cosa non deve interessare nessuno.
Voglio sottolineare che non sto sostenendo che tutti i
praticanti siano l’immagine della salute mentale. Fare così sarebbe lo stesso
che sostenere che non ci siano disturbi mentali tra gli omosessuali; Tutti i
clinici professionisti sanno che non è così. Esattamente come ci sono molti
modi malati per gli omosessuali di vivere la loro omosessualità, così anche ci
sono molti modi malati per i sadomasochisti di vivere le loro relazioni
sessuali.
Le sottoculture sviluppano sempre una loro moralità, così
come è accaduto nelle comunità gay e lesbiche. La tribù SM ha fatto la stessa
cosa. Il movimento SM nazionale ha grossomodo convenuto su tre principi
generali che usiamo come guida nell’esplorazione di questa sessualità. Essi
sono: Sano, Sicuro e Consensuale.
Grossomodo, sicuro significa porre sufficiente cura per
prevenire qualunque lesione fisica o psicologica accidentale o non voluta, e
che si prenderanno precauzioni per evitare la trasmissione di malattie
infettive. Sano significa che tutti coloro che giocano sono presenti a se
stessi e che non sono sotto l’eccessivo influsso di droghe o alcol. Consensuale
significa che ogni praticante è in grado di influenzare il ritmo, l’intensità e
la direzione di una sessione in
qualunque momento, e può terminarla a volontà, o dire di “No” in primo luogo. I
moderni praticanti che esplorano la frontiera sessuale farebbero bene ad
evitare chiunque non sia disposto a sottoscrivere questi ideali in anticipo.
Sono stati i Leathers della New Age a sviluppare questo
codice di moralità, autocontrollo ed inclusione attraverso i principi del sano,
sicuro e consensuale. Costoro sono stati anche determinanti nella creazione e
nella direzione di molte organizzazioni SM, e questo ha incoraggiato il fiorire
della comunicazione, della varietà e della diversità. Una nuova consapevolezza
si sta diffondendo nella scena leather e sta lentamente cambiando il modo in
cui ci relazioniamo tra di noi, dentro e fuori la stanza dei giochi.
La Fine del Silenzio
E’ molto facile avere problemi nel mondo della sessualità alternativa
quando si agisce da solitari e non si fanno amicizie nella comunità, o quando
difetta la maturità emotiva. Vivere segretamente produce segrete sofferenze, ed
il tempo dei segreti a proposito di chi siamo e cosa amiamo sta lentamente
finendo. I sadomasochisti (i gay più degli altri) hanno cominciato a seguire le
lesbiche ed i gay fuori dall’oscurità. Se vivere nella menzogna è brutto per
chiunque, allora deve essere brutto per tutti. Ma prima, dobbiamo riconoscere
noi stessi, rivendicare con sincerità la nostra realtà erotica. Questo è il
messaggio implicito dei moti di Stonewall, ed i sadomasochisti stanno imparando
la lezione. Questo processo è cominciato negli anni ’70 ed è continuato negli
anni ’80.
Di conseguenza oggi abbiamo conferenze, raccolte di fondi, fiere,
workshop, play party e dimostrazioni tecniche. Ci sono vendite per
corrispondenza, seminari, pubblicazioni specializzate, opere di arte erotica,
ed eroi della sottocultura. Abbiamo scrittori, medici, legali, terapisti,
fabbricanti di attrezzature, poeti e cantanti, filosofi e persino liturgisti.
E, naturalmente, siamo molto avanti nell’approfondimento delle nostre varie
sessualità.
Ci sono molte opere introduttive ed oltre 200 organizzazioni
negli Stati Uniti, ed almeno la metà di quel numero all’estero. Finalmente ci
sono moltissime fonti di informazione ed istruzione che aiutano gli esploratori
ad evitare i problemi che talvolta possono rendere il mondo kinky una sfida
insoddisfacente.
Chiaramente, uno dei più importanti cambiamenti che sta
avvenendo è che gay e lesbiche stanno finalmente parlando (e, più raramente,
giocando) tra loro. Alcuni di noi stanno cominciando a scoprire che il comune
interesse nella nostra varianza erotica è più importante dell’essere maschi o
femmine. Gli eterosessuali hanno scoperto di avere molto da imparare dalle
loro controparti gay e lesbiche. E tutti noi stiamo imparando ed insegnando l’un
l’altro in una quantità di scenari cautamente sperimentali.
Quello che la maggior parte dei non sadomasochisti non sa è
che l’esplorazione dell’erotismo SM può avere la stessa funzione auto-rivelatrice
delle altre sessualità. Non è un caso se tra i praticanti di questo stile sessuale
il termine “SM” viene spesso declinato come “Sensualità e Mutualità” o come “Sexual
Magic”. Sempre di più quelli che praticano questa sessualità sentono che essa
aggiunge qualcosa a quel che siamo come persone, senza toglierci nulla. L’assenza
di paura e di senso di colpa fa una gran differenza. Suona familiare?
Nessuno saprà mai quanta sofferenza è stata eliminata
attraverso gli sforzi di quel che una volta chiamavamo il movimento di
liberazione gay. I gay e le lesbiche furono in grado di cominciare il processo
di guarigione dalle ferite psicologiche inferte dal rigetto subito dalle
famiglie e dalla società. Parlammo fra noi e cercammo di essere onesti. Vite
che non erano state altro che sguardi rubati sul mondo cominciarono a fiorire.
Siamo diventati più completi attraverso questo processo.
Imparare a parlarsi non è stato facile per i sadomasochisti esattamente per le stesse ragioni per cui fu difficile per i gay e le lesbiche
imparare a parlarsi negli anni ’50 e ’60.
Capite, si supponeva che i sadomasochisti, come i gay, dovessero fare
quel che facevano in segreto, in privato, nella vergogna, nella paura, nell’odio
per se stessi e, soprattutto, in silenzio. E cosi abbiamo fatto. Per un tempo
lunghissimo. Sino ad ora.
Note alla traduzione
1
Leather
Queen nello slang LCBT, un omosessuale maschio con un fetish per gli indumenti
in pelle (leather).
2
Touko Laaksonen, conosciuto col nome
d’arte Tom of Finland (Kaarina, 8 amggio 1920 – Helsinki, 7 novembre
1991) fu un artista finlandese noto per le sue illustrazioni omoerotiche che influenzarono la cultura gay del ventesimo secolo. Nel corso di 4 decenni realizzò oltre 3500 illustrazioni, caratterizzate da una forte sessualità,
in cui venivano raffigurati uomini muscolosi con peni di grosse dimensioni (da
Wikipedia).
Luger fu in realtà il nome di una
piccola compagnia di vendite postali fondata dall’illustratore Jim French e da un suo commilitone,
attiva soprattutto negli anni ’60 e ’70. Il nome fu scelto per l’alone di
mascolinità associato alla notissima pistola automatica tedesca. I soggetti dei
disegni e delle illustrazioni erano sempre motociclisti, cowboys e lottatori, rappresentati in
un atteggiamento estremamente “macho”
3
I cosiddetti moti di Stonewall furono una serie
di violenti scontri tra gli omosessuali e la polizia di New York. La prima
notte di scontri fu quella della notte tra il 27 ed il 28 giugno 1969, quando
la polizia irruppe nel bar chiamato “Stonewall Inn”, un bar Gay in Christopher
Street al Greenwich Village. “Stonewall” è generalmente considerato da un punto
di vista simbolico il momento di nascita del movimento di liberazione gay
moderno in tutto il mondo. Per questo motivo il 28 giugno è stato scelto dal
movimento LGBT come data della giornata mondiale dell’orgoglio LGBT, o “Gay
Pride”.