1. Sembra che
chiunque ormai in Internet abbia sentito parlare del BDSM. Pensa che 50 Sfumature di Grigio abbia
cambiato il modo in cui vediamo il sesso alternativo?
La popolarità di 50 Sfumature ha fatto uscire il BDSM dall’ombra
e costretto milioni di persone a rendersi conto di avere quelle stesse fantasie,
impulsi e desideri. Da questo punto di vista per molte persone è stato un libro
liberatorio. D’altra parte, è un libro di pura invenzione ed è pieno di fraintendimenti
del BDSM – specialmente sulle questioni del consenso e delle dinamiche
interpersonali.
Perciò, da una parte, 50 sfumature ha risvegliato la
consapevolezza che i desideri BDSM sono molto più comuni e normali di quanto la maggior parte della gente
pensasse; ma d’altro canto ha creato una falsa immagine del BDSM e dei suoi
praticanti. La Comunità BDSM è particolarmente incentrata sul consenso e sul
rispetto. Nell’insieme, i praticanti più esperti sono stati infastiditi dal
libro proprio perché, anche se contiene scene sexy, fornisce impressioni false
e negative di quello stile di vita e del suo ethos.
Se volete capire il BDSM, non dovete leggere romanzi, ma
saggi. I romanzi sono una gran cosa in camera da letto, ma sono terribili come
modelli per una reale relazione BDSM
2. Ai nostri giorni leggiamo
di feticismi di cui non avevamo mai sentito parlare prima. Da dove sbucano?
Esistono più feticismi oggi che in passato?
Quello che è particolarmente affascinate dei feticismi è che
cambiano ed evolvono al passo con i tempi. Per esempio, nel 19mo secolo
potevate trovare persone con feticci per scarpe e cappelli che oggi ci sembrano
comici – dal feticcio per il tricorno napoleonico alla passione per le scarpe
con i bottoni vittoriane. Quei feticci sono svaniti insieme alla loro moda.
Oggi è molto più facile trovare qualcuno col fetish delle scarpe da ginnastica,
delle chiusure lampo o dei pannoloni di plastica, cose che sono state inventate
soltanto nel 20mo secolo. Perciò è sensato pensare che ci siano sempre stati
dei feticismi, ma che i feticci in sé cambino con i tempi. Al giorno d’oggi ho
dato interviste su praticamente tutto, dal fetish per lo “stuffing” (mangiare
per guadagnare moltissimo peso) a quello per le scarpe da ginnastica
malridotte, a quello per la lana.
E questo mi porta alle scienze sessuali, che suggeriscono
come gli impulsi feticisti siano largamente universali e possano persino avere
una radice genetica . Ho trattato alcuni dei più interessanti studi scientifici
in “Different Loving Too”. Oggi
abbiamo molti più studi che suggeriscono che cose come il bdsm ed il feticismo
possano essere parte della costituzione genetica generale di un individuo.
Basandosi su queste ricerche non è del tutto azzardato considerare il feticismo
come parte integrante dell’impulso sessuale umano.
Poi, dobbiamo rivolgerci alla cultura per capire come mai
così tante persone sembrano coinvolte oggi rispetto al passato. Per questo
possiamo ringraziare Internet, che ha rivoluzionato la nostra comprensione di
quel che la gente fa (sulla base del tipo di porno che apprezzano, i siti che
visitano, e la richiesta continuamente crescente di materiale feticista specializzato).
Internet ha aiutato le persone che avrebbero tenuto nascosto il proprio fetish
per vergogna a capire che c’erano altre persone come loro, impegnate in
feticismi innocui. Ha trasformato universalmente la possibilità di una felicità
personale, dato che sempre più feticisti stanno uscendo dall’ombra ed
abbracciando i loro reali desideri. Stringono relazioni on line, trovano amichevoli
gruppi di supporto, e si sentono sicuri nell’espressione dei loro bisogni segreti.
Quando metti assieme la scienza che ci dimostra che questi
sono bisogni del tutto naturali, ed i cambiamenti sociali portati da Internet,
che ci dimostrano che milioni di persone apprezzano qualche forma di sesso
alternativo nelle loro vite sessuali, il risultato è il nostro nuovo meraviglioso
mondo, dove i feticisti posso finalmente uscire dai loro nascondigli e godersi
quel che li eccita di più. Dunque è per questo che sembra che ci siano più
feticisti – è semplicemente che sempre più gente si sente tranquilla nell’estrinsecare
la sua sessualità segreta.
3. Lei sostiene che
ci sono degli studi che mostrano come il BDSM possa rafforzare i rapporti di
coppia. Come possono il bondage e lo spanking rendere le cose migliori?
Tra gli studi citati in Different
Loving Too ce ne sono alcuni affascinanti che hanno studiato i BDSMers per
scoprire se essi fossero emotivamente stabili come gli altri. I ricercatori
hanno scoperto che i BDSMers sono leggermente più psicologicamente stabili
degli altri! I ricercatori suppongono che tutte quelle negoziazioni e le
dinamiche interpersonali ci aiutino a costruire identità più sane e un maggior
senso di benessere psicologico.
Uno degli studi più affascinanti di cui sto parlando si
concentra sul perché la gente possa godere del masochismo. La ricerca sul
cervello ha prodotto un nuovo termine (“masochismo benigno”) per descrivere
come il cervello riconosca certi tipi di dolore come accettabili e persino
godibili, fintantoché il cervello stesso
ritiene anche che l’attività non sia realmente pericolosa. Il miglior esempio
sono le persone che amano mangiare i peperoncini più piccanti che possono
trovare, e non si preoccupano del bruciore e del sudore come le altre persone. Per
loro i peperoni piccanti sono una fonte di piacere. I ricercatori sospettano che
questo sia un gran passo avanti nel rendere conto anche del masochismo:
sopportare intense sensazioni erotiche che tu sai essere fondamentalmente
sicure può essere un aspetto del “masochismo benigno”.
4. Come mai questo
libro si concentra sulle relazioni BDSM? Cosa viene fuori dalle ricerche e
dalle interviste?
Il volume originale “Different
Loving” era focalizzato sul “Chi, Cosa, Come” del BDSM. Fu scritto in un
epoca in cui c’erano veramente pochi studi obiettivi sul BDSM e noi eravamo
impegnati nel correggere quella mancanza di informazioni affidabili e realmente
approfondite. Ancora al tempo della pubblicazione, la comunità psichiatrica
considerava ancora il BDSM un comportamento patologico e cercava di “curare” la
gente dai feticci e dai desideri BDSM. Naturalmente fallirono miseramente, dato
che l’identità sessuale non è una malattia nè una patologia.
Oggi sono passate due decadi da quando scrivemmo quel libro
ed il mondo è molto differente. Il BDSM ed il fetish sono più facilmente
trattati come varianti sessuali normali dai terapisti, la psichiatria ha
cambiato i suoi standard sulle diagnosi BDSM (in realtà in Scandinavia il BDSM
è stato completamente depatologizzato). E, come ho osservato prima, Internet ha
giocato un ruolo critico nel provvedere sbocchi per la sessualità alternativa e
nel rivelare quanto comuni siano questi desideri.
E’ quasi impossibile elencare tutti i cambiamenti
sopravvenuti in questi 20 e più anni. Per esempio, era molto più facile nel
1991 stilare una lista dei feticci riconosciuti e dei tipi di gioco BDSM di
quanto non sia oggi. Perché? In parte perché all’inizio degli anni ’90 avevamo
solo una piccola cerchia di persone ( i membri delle piccole, nascoste comunità
BDSM e fetish) da studiare. Nel 21mo secolo ci sono decine di milioni di adulti
profondamente interessati a qualche tipo di feticismo o di attività correlata
al BDSM, fosse anche solo per “condire” una relazione altrimenti convenzionale.
Con così tanta gente attivamente impegnata ci sono quasi
altrettanti modi differenti di praticare e centinaia di fetish di cui non
sapevamo nulla 25 anni fa. Per di più, ci sono oggi feticisti che non hanno
nulla a che fare col BDSM, ma che sono nondimeno feticisti. Non si può essere esaurienti a
proposito di feticismo senza considerare interessi come i Furries1,
il Cosplay2, il feticismo per gli anziani o per la lana – e tuttavia
nessuno di questi rientra in un testo sul BDSM di per sé. Di questa separazione
parlo in un altro libro “Sex for Grown-Up”,
dove ho proposto di creare una nuova categoria, non BDSM, per questi fetish.
Piuttosto abbiamo pensato che il modo migliore di render conto del BDSM del 21mo secolo
fosse quello di chiedere ai nostri intervistati di raccontarci le loro storie
di vita. Abbiamo re-intervistato 19 degli intervistati originali e lasciato che
fossero le loro storie a raccontare gli straordinari cambiamenti cui abbiamo
assistito nel mondo del BDSM/fetish. Il nostro intervistato più anziano aveva 85
anni e così tanta saggezza da trasmettere! Poi abbiamo contattato le odierne
comunità per raccogliere i pensieri ed i sentimenti dei lifestyler contemporanei
ed intervistato più di 200 praticanti attivi – gay, etero, lesbiche e trans –
sui loro atteggiamenti ed il loro percorso personale nel mondo BDSM. Infine ,
ho aggiunto 11 interviste ai più rispettati leader ed educatori contemporanei
per avere il loro punto di vista su come le relazioni e le vite BDSM funzionino.
Questa volta ci siamo concentrati su una domanda che non
aveva mai ricevuto risposta prima: se i BDSMers possano costruire relazioni personali
durature, felici e riuscite. E la risposta è stata un sonoro SI! Per me è stata
una questione personale, dato che sono sposata da 27 anni ad un altro BDSMer,
William Brame, mio marito e collaboratore in entrambi i volumi “Different Loving”. Ho scritto qualcosa a
proposito della nostra specifica esperienza, questa volta, specialmente riguardo
ai nostri inizi, quando la gente ci diceva che una relazione BDSM non poteva
essere sana!
Come chiunque altro (intendendo le coppie più convenzionali
e conservatrici), BDSMers e feticisti
hanno i loro alti ed i loro bassi, il loro successi ed i loro fallimenti. Ma quello
che è più interessante nella ricerca sul BDSM/fetish svolta in Different Loving Too è che siamo stati
in grado di fornire una visione profonda (20 e più anni) sul modo in cui si possono costruire relazioni BDSM amorevoli
e consensuali capaci di durare per sempre. Siamo stati in grado di dimostrare,
attraverso interviste, ricerche e potenti testimonianze di persone che hanno
vissuto questo stile di vita per più di venti anni, che i nostri legami sono
potenti, salutari e amorevoli quanto qualunque altro – e forse persino più
forti.
@copyright Dr. Gloria Brame, 2016
Note
1. Il furry fandom è un fandom incentrato su immaginari
personaggi animali antropomorfi con personalità e caratteristiche umane.[1]
L'antropomorfismo trattato al furry (lett. "peloso") generalmente
include l'attribuzione al soggetto di intelligenza umana, espressioni facciali,
anatomia generale, capacità di parlare, bipedalismo, vestiti, e altri attributi
tipicamente umani.
2. Cosplay è una parola macedonia formata dalla fusione
della parole inglesi "costume" (costume) e "play" (gioco o
interpretazione) che indica la pratica di indossare un costume che rappresenti
un personaggio riconoscibile in un determinato ambito e interpretarne il modo
di agire.