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L'Esperto in Pillole
Alcuni chiarimenti su modalità e termini Risponde: Psicologo 01/04/2011
1-Spesso si dice che una parafilia non è tale se non rappresenta l'unico modo di rapportarsi. Il fare sesso pensando al bdsm ma senza passare all'atto si deve considerare altro dalla parafilia?
2-Il secondo quesito riguarda la termonologia comunemente usata per descrivere i vari atteggiamenti nell'ambito del "contenitore parafilie" ovvero sadismo masochismo ecc ecc.dove in realtà tale terminologia, a mio avviso, ha un senso se consideriamo l'azione senza considerare l'individuo mentre se teniamo conto di entrambi i partner consenzienti il male subito o agito è sempre bene per l'altro. Credo che veri sadici siano coloro che compiono crimini a sfondo sessuale dove la loro azione verso l'altro è comunque male.
3-La terza domanda discende dalla seconda, che differenza c'è a livello piscologico tra coloro che si macchiano di crimini a sfondo sessuale, e la maggior parte di noi che ricerca sempre, fortunatamente, una condivisione? Forse nel primo caso dobbiamo considerare un sadico come "personalità sadica" ed invece nella maggior parte di noi c'è solo un marginale aspetto della personalità che coinvolge la sfera sessuale?
Grazie
1) Le parafilie possono essere fantasie, impulsi e comportamenti sessuali. Possono avere come caratteristica un disagio o una compromissione nell'area sociale e/o di funzionamento individuale, inoltre l'impossibilità di instaurare relazioni sentimentali soddisfacenti.
2-3) L'atto sadico ovviamente è ben diverso se la persona verso cui è rivolto è consenziente o no, nel secondo caso si tratta di una vera e propria violenza con un disturbo grave della personalità.
Bisogna però tener conto che nel bdsm può esserci il desiderio da parte del sadico di sperimentare cose sempre più estreme che possono arrecare danno anche ad un partner consenziente.
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HIV rischio di contagio Risponde: Medico 03/02/2011
Se faccio sesso con due transessuali senza preservativo, rischio di prendere l'aids?
L'infezione da HIV o AIDS necessita di un periodo (detto periodo finestra) che va da tre mesi ad un anno affinchè il nostro corpo produca un numero di anticorpi sufficiente da poter essere rilevato con un'analisi del sangue, quindi chiunque abbia rapporti non protetti potrebbe essere venuto a contatto, nei tre mesi precedenti (o un anno) con il virus, e non saperlo.
Questo a prescindere dal sesso del/lla/i partner, ovviamente maggiore è il numero di partner in rapporti non protetti, maggiore è il rischio che si corre.
Il mio consiglio quindi è quello di usare sempre il profilattico.
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Sicurezza nel sesso orale Risponde: Medico 06/01/2011
Ho letto la risposta sui rischi dell'ingoiare sperma o secrezioni vaginali.
In una rivista avevo letto che il rischio di contagio, in questi casi, si può avere solo se chi ingoia ha delle ferite nella bocca (tipo dovute anche a cure dentistiche) o nello stomaco o intestino (tipo piccole ulcere) ma in altri casi non ci si dovrebbe preoccupare di nulla.
E' vero?
In ogni caso, mentre per il caso della fellatio va bene il preservativo come profilassi, nel caso del cunnilingus quale forma di profilassi si può adottare?
Putroppo non puoi sapere alla perfezione se hai microlesioni o ulcerazioni del primo tratto dell'apparato digerente.
Finora non c'era nessuna protezione, ma pare sia stato prodotto una sorta di "condom femminile" che arriva fino a coprire anche le piccole e grandi labbra e la zona clitoridea, forse (ma solo se usato in modo corretto)questo potrebbe essere l'unica reale protezione nella pratica del cunnlingus.
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È BDSM o violenza? Risponde: Avvocato 22/07/2010
Vorrei sapere cosa devo fare, ho avuto un incontro con un uomo e mi ha maltrattato anche quando eravamo in auto, io non volevo ma lui non capiva e continuava, ora continua a mandarmi sms e a telefonarmi, sa dove abito, non so cosa fare, lui mi tratta da schiava ma io non voglio.
Da quel che leggo, il primo suggerimento è tener copia di ogni sms, mail, messaggio in rete, bigliettini sull'auto o fuori casa, e chiedere al gestore traffico telefonico in chiaro.
Questo serve per una denuncia che oltre allo stalking (non mi dici se il comportamento è reiterato) potrebbe prevedere lesioni (ci sono state e sono state refertate?) o anche minacce o addirittura sequestro di persona (non è chiara la dinamica di quel che è successo in auto e altrove. Cosa tu abbia subito contro la tua volontà e se sia stata o meno trattenuta contro la tua volontà, in auto e/o altrove).
Ciò detto tecnicamente, visto che tu hai qualche riferimento di chi ti molesta, ma non mi hai detto neanche detto se -pur sapendo dove abiti- ha mai provato ad arrivare a provocarti a casa tua, ti faccio presente che talvolta il mostrarsi determinati e pronti a reagire (ora che hai un minimo di strumenti) scoraggia chi in fondo non è così determinato come vuol sembrare.
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Infarto e BDSM Risponde: Cardiologo 21/07/2010
Quali sono i limiti invalicabili per un soggetto, slave, che ha subito un infarto, sia nel caso di un infarto grave, sia nel caso di una chiusura di una vena, ma che non abbia toccato il cuore, insomma, in generale, cosa non deve assolutamente fare uno slave con alle spalle una simile storia clinica?
Cosa evitare, cosa fare con cautela, come farla, cosa fare tranquillamente senza farsi venire l'ansia?
L’infarto miocardio o il restringimento di un’arteria coronaria possono causare un importante dolore al petto ed anche un danno alla capacità lavorativa del cuore di entità variabile. In ambedue i casi si può riaprire o dilatare la coronaria con un “palloncino” (la cosiddetta "angioplastica").
E’ dimostrato da studi che durante l’attività sessuale (“vanilla”) vi è un aumento sia della frequenza cardiaca che della pressione, proprio come in caso di uno sforzo. Durante l’attività sessuale con partner occasionali o comunque NON soliti, a causa di un maggior coinvolgimento emotivo, si sviluppa un incremento di pressione e frequenza più rilevante.
Non ci sono invece studi (ovviamente) circa il comportamento di frequenza e pressione o rischi cardiaci durante l’attività BDSM.
Ritengo che il BDSM sia da considerare alla stregua di un rapporto sessuale con in più lo “stress” dovuto al dolore (che di per sé fa aumentare la frequenza cardiaca e la pressione, grazie anche alla liberazione di ormoni tipo adrenalina). Non farei grandi differenze fra uno slave od un Master cardiopatici.
Semplificando al massimo, un rapporto sessuale Vanilla è stato quantificato in due rampe di scale, quindi se un paziente BDSM riesce senza problemi ed passo svelto due piani di scale dovrebbe stare tranquillo.
In cardiopatico BDSM dovrebbe eseguire almeno questi due semplici esami di controllo:
• ECOcardiogramma, che fa capire l’ entità del danno dovuto all’ infarto stesso (EF%).
• Test da sforzo per valutare la prestazione muscolare globale, la pressione arteriosa e la presenza di eventuali sintomi da sforzo (angina pectoris).
A grandi linee, se l’ EF% è < 30 -35 % e/o se vi è dolore toracico al test da sforzo, mi rivolgerei quanto prima ad un cardiologo lasciando per il momento da parte il BDSM.
Al contrario se un test da sforzo è nella norma con EF% > 50 % starei tranquillo ed affronterei serenamente una seduta BDSM. Con dati intermedi, bisogna valutare caso per caso.
Alcuni consigli pratici per il cardiopatico BDSM:
• portare sempre con sé le piccole pastiglie salvavita di nitroderivato
• la terapia anticoagulante –che rende il sangue molto liquido- facilita il sanguinamento e lo sviluppo di lividi sulla pelle.
• il trampling non è controindicato per chi ha avuto un infarto od è stato sottoposto un’angioplastica (la gabbia toracica protegge il cuore!!), mentre lo sconsiglierei a chi è stato operato al cuore (maggiore fragilità dello sterno) o è un portatore di PM (rischio di pestare lo stimolatore stesso).
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