linfadenectomia ascellare e bondage Risponde: Medico 25/09/2014
Domanda Una donna appassionata di bondage ha subito un intervento importante, in cui le sono stati rimossi una decina di linfonodi nel cavo ascellare. Una delle conseguenze di certo tipo di interventi è la maggiore predisposizione a sviluppare il linfedema al braccio interessato, ragione per cui tra le varie precauzioni da prendere ci sono quelle che sembrano escludere del tutto qualsiasi pratica legatoria. Non è facile chiedere a un dottore, esterno alla pratica, se ci siano delle possibilità di continuare la pratica del bondage con particolari accortezze, magari conoscendo meglio e più precisamente il circolo linfatico del braccio ed evitando le aree interessate…. insomma questa ragazza non vorrebbe smettere e non sa a chi chiedere… Qualcuno con cognizione di causa potrebbe aiutare?
Grazie
p.s: un alta percentuale di donne purtroppo incorre in tali interventi, una maggiore informazione relativa al settore BDSM potrebbe essere un'interessante risorsa...
Risposta Sicuramente in caso di linfoadenectomia il rischio linfedema (ovvero un accumulo di liquidi della zona tributaria dei linfonodi asportati) è altissimo. E costringere la porzione a monte e a valle di suddetta zona con corde, legate in modo più o meno serrato, aumenta notevolmente tale rischio. Io personalmente eviterei pratiche simili data l'alta probabilità di incorrere in problemi assai seri, però mi rendo conto che è anche giusto non permettere a simili sventure di cambiare radicalmente la nostra vita. Il mio consiglio medico è quello di effettuare legature morbide su tutto il corpo e di evitare di coinvolgere l'arto superiore in toto, in modo da non stressare la zona lesa.
epatite c e gioco, pratiche Risponde: Medico 28/08/2014
Domanda una mia amica, si chiedeva se una persona è portatrice sana di epatite a, b , c
Può giocare o fare sessioni, fruste ecc senza aver paura di contaggiare il patner con cui vorrebbe giocare? Logicamente lei mette in primo piano la sua e la salute dell'altra persona...ps in rapporti di gioco tipo sessuale usa sempre protezione...non è una sconsiderata. Certe info neanche i medici sono molto chiari. Grazie sia da parte mia che da parte sua :-)
Risposta Per quanto riguarda l'Epatite A non corre nessun rischio di contagio tramite sangue o rapporti sessuali non protetti, di fatto è una forma virale che si trasmette per via oro-fecale (eviterei quindi lo scat in questo caso) e dalla quale si guarisce senza sequele.
Il discorso ovviamente cambia in caso di Epatite B e C, in questi due casi è sempre bene rispettare tutte quelle che sono le norme igienico-sanitarie più semplici come la pulizia e la disinfettazione degli strumenti utilizzati prima e dopo la sessione, e sopratutto di evitare giochi che potrebbero determinare la fuoriuscita di sangue, come ad esempio gli aghi che sono, a mio parere, da evitare in questo caso.
scelte obbligate... Risponde: Medico 23/08/2014
Domanda Nella mia vita, gli errori gli ho pagati, a 16 ho avuto il mio primo rapporto con il mio ragazzo, poi la mia famiglia si trasferì e io con lei, c'era una campagna per farsi l'esame gratuito per vedere se si aveva l'epatite c, io lo feci, avevo 18 anni, stata solo con il mio ragazzo, voglio dire solo una esperienza sessuale, alla fine i risultati dell'esame è tremendo, sono portatrice sana della malattia, da allora per un bel pò di tempo non ho fatto sesso o cmq più pompini, solo rapporti protetti, mi sentivo, mi sento responsabile per gli altri, ho scelto sempre compagni diciamo con il mio stesso problema, pensando che fosse la soluzione giusta per la mia autoresponsabilità. Ora scoprendo il mio voler essere schiava, e il mio compagno non è un Padrone, vorrei giocare o cmq provare ma ho paura che per colpa di questa mia condizione, portatrice sana di epatite c, non potrò entrare in questo mondo, che mi affascina, anche se il mio medico mi ha tranquillizzato dicendo che con piccole accortezze non si trasmette così facilmente, secondo il vostro parere da esperti, dovrei lasciar perdere, dato che fruste, frustini, ecc potrebbero ferire e aprire la pelle e perciò con conseguenza di contagio? Attendo un vostro parere...grazie per questa occasione di far luce sù dubbi importanti per me...
Risposta Riuscire a spaccare la pelle con frustate o con spanker o con strumenti simili non è semplicissimo, però è possibile. Il mio consiglio è semplicissimo, applicare e rispettare le regole igieniche fondamentali e di base, quindi prima e dopo ogni sessione pulire e disinfettare con appositi prodotti gli strumenhti utilizzati inoltre evitare gli aghi e tutto ciò che potrebbe ledere la pelle con estrema facilità. Chiaramente avverta sempre della sua condizione clinica sia per poter dar modo all'altra persona di poter scegliere in modo consapevole se "correre il rischio" oppure no e sopratutto per dare la possibilità di mettere in atto tutte le accortezze del caso.
fisting e spirale ormonale Risponde: Medico 21/08/2014
Domanda salve,vorrei sapere quali controindicazioni ci sono a fare fisting vaginale avendo la spirale ormonale Mirena (fuoriuscita/spostamento)
grazie mille
Risposta In caso di fisting il rischio più probabile è quello dello spostamente più che della fuoriuscita del dispositivo in questione. Ciò può avvenire perchè la profondità di penetrazione in caso di fisting è superiore ai canoni 8/10 cm del canale vaginale, si può arrivare quindi a toccare il collo dell'utero dove è posizionato il corpo della spirale e con i ripetuti movimenti di penetrazione si potrebbe arrivare a levare l'ancoraggio ai due braccini che lo tengo in posizione. Ovviamente tutto questo è un semplice discorso probabilistico, il mio consiglio è di provare il fisting un paio di giorni prima di una eventuale visita ginecologica e vedere con il proprio medico se il dispositivo è rimasto in sede oppure no.
Emorregia digestiva da ulcera iatrogena Risponde: Medico 15/08/2014
Domanda Buongiono a lei dottore, la ringrazio fin d'ora per la disponibilita'. Il 10 giugno di quest'anno,sono stata ricoverata in ospedale per emorregia digestiva da ulcera jatrogena del retto, sottoposta ad emostiasi endoscopica. Il tutto avveniva per l'utilizzo di un plug gonfiabile, la cui anima rigida e' fuoriuscita. Da allora tutto sembra tornato alla normalita', a parte una qualche difficolta' nel controllo dello sfintere, che in alcun modo e' stato leso. La colonscopia diceva: ulcera del retto verosimile genesi jatrogena con vasi visibili al fondo dove si posizionano hemoclips. Il mio quesito riguardava i tempi di guarigione, sapere come comportarmi con i rapporti anali, quanto il tempo dovuto perche' cio' possa essere possibile senza rischio alcuno e chiedere se queste graffette vengono normalmente espulse o vi e' il rischio che esse rimangano ove sono state posizionate. Di nuovo ringrazio per la gentilezza di una sua risposta e per la disponibilita'
Risposta Ogni rapporto, che sia anale o vagionale, determina delle lesioni da attrito sulle mucose. Il problema grosso non è tanto il sesso anale che, con delicatezza e attenzione, può essere praticato senza ulteriori accorgimenti, ma l'uso di plug anali per i quali aspetterei il prossimo controllo, in modo da essere certi che l'ulcera è completamente guarita e che le hemoclips, che non verranno esplulse o riassorbite dalla pelle, si siano ben ancorate nella loro posizione, per riiniziare ad usarli.
Chiaramente eviterei oggetti in materiali rigidi che potrebbero ledere nuovamente la mucosa anale e opterei per oggetti in materiali morbidi e non traumatici al contatto con le mucose.
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