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Rischio trampling extrasistole continue
Risponde: Medico
24/02/2011

Domanda
Sono un soggetto molto ansioso, in trattamento con venlafaxina 150 mg al giorno e delorazepam gocce prima di dormire. Sono anche portatore di WPW, asintomatico, ma ultimamente ho extrasistoli continue, più di 1 al minuto.

Tutto è cominciato in coda a una sindrome influenzale con diarrea e senza febbre. Sto già reintegrando sali eventualmente persi. Ho potuto sentire il mio cardiologo solo telefonicamente perché sono lontano per lavoro, mentre al PS mi hanno fatto un normale ECG che non ha rilevato anomalie (ci credo, è durato due secondi).
Il cardiologo dice che è tutto un fatto di testa.

Fra le varie cause, mi viene in mente anche il trampling, praticato sul petto, anche su un piede solo, una settimana prima dell'evento con partner del mio stesso peso (60 kg).
Lì per lì mi mancava un po' il respiro ma poi non avevo avuto strascichi di nessun tipo. Possibile una relazione fra le due cose? Ringrazio in ogni caso.

Risposta
Non credo ci sia una relazione con il trampling, però credo che, per evidenziare queste salve di extrasistole sia bene fare un elettrocardiogramma dinamico (Holter) che consente di leggere il tracciato per 24 ore continuative, un'altra cosa che potresti valutare è la funzionalità tiroidea.

Hai fatto bene a reintegrare i sali minerali, ti consiglio di reintegrare però anche i liquidi, vanno molto bene bevande tipo gatorade o simili.
Puoi provare anche un training o una serie di sedute di tipo cognitivo comportamentale per imparare a contenere l'ansia.
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Secrezione dai capezzoli
Risponde: Medico
17/02/2011

Domanda
Al Padrone piace molto strizzare i miei capezzoli, sia con varie pinzette che semplicemente con le dita. Quasi sempre questo porta alla formazione di crosticine che durano qualche giorno.
Ultimamente mi e' capitato, sia durante che nei giorni successivi, di veder fuoriuscire goccioline lattiginose dai capezzoli.
Non sono mai stata incinta, quindi non ho mai neppure allattato.
Ho letto in giro che puo' capitare una cosa del genere, ma mentre fino a qualche tempo fa accadeva rarissimamente, adesso avviene quasi sempre.
A cosa e' dovuto? Quali rischi ci sono in questo tipo di giochi e quali accortezze e' bene adottare?

Risposta
Se la secrezione che esce dal capezzolo è lattiginosa sarebbe bene farla valutare, in quanto potrebbe essere latte, il fatto che tu non abbia avuto figli nè allattato non è influente.
Nel caso si tratti di latte è necessario fare delle analisi tra le quali anche la prolattina, l'ormone che induce appunto la lattazione, ti consiglio di parlarne con il tuo medico ed eventualmente con uno specialista endocrinologo.
Ovviamente il riscontro di una elevata secrezione di prolattina deve essere valutato attentamente dal medico.

Se la secrezione è limpida potrebbe trattarsi di linfa che fuoriesce a causa del trauma subito dal capezzolo, stretto forse in modo troppo energico.
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Dilatazione anale
Risponde: Medico
17/02/2011

Domanda
Gentile Dottore,
sono una donna alla quale piace moltissimo la stimolazione anale, e sogno di poter un giorno subire un fisting anale completo dal mio Partner.
Tuttavia, purtroppo, ho alcune piccole emorroidi a livello dello sfintere anale, e nonostante "giochiamo" ormai da parecchio tempo, anche il semplice rapporto anale o una penetrazione con più di tre dita risulta essere sempre estremamente difficoltosa.
Abbiamo usato dei plug gonfiabili e mi son resa conto che, una volta inseriti, l'ampolla rettale riesce ad accogliere senza difficoltà anche un diametro di grandi dimensioni, ma la base del plug a livello dello sfintere deve necessariamente rimanere di dimensioni molto più contenute.

Premetto che il mio partner è molto attento e non precipitoso, che usiamo sempre e in abbondanza del lubrificante siliconico o a base acquosa, che io ho un'elevata soglia di tolleranza al dolore, e che comunque di solito riesco a rimanere completamente rilassata.

Detto ciò temo che, nonostante i ripetuti e assolutamente progressivi tentativi, il mio sfintere rimanga sempre scarsamente elastico e non mi consenta di superare una dilatazione superiore a 4cm circa di diametro.
Superati questi il dolore diviene insopportabile e si creano delle piccole lacerazioni della mucosa esterna (ragadi?) con un lieve sanguinamento; a questo punto ci siamo sempre immediatamente fermati (con grande frustrazione da parte mia), e le lesioni si sono poi risolte spontaneamente nell'arco di un paio di giorni.

Pensa che sia possibile fare qualcosa? O è meglio che rinunci definitivamente all'idea di poter subire maggiori dilatazioni?
Grazie

Risposta
Probabilmente il problema di cui soffri è uno "spasmo" dello sfintere anale sostenuto da emorroidi al quale si associa una spiccata fragilità della mucosa anale per cui si formano quelle piccole fissurazioni della mucosa (dolorosissime) che sono le ragadi.
Innanzitutto ti consiglio una visita proctologica, magari completata da una rettoscopia onde escludere l'origine diversa del problema.

Se la diagnosi è quella di spasmo o ipertono sfinteriale, in farmacia esiste una preparazione dal nome piuttosto evocativo di "dilatan" che si compone di una crema lubrificante e di coni crio-termici di diametro crescente da utilizzare dopo averli tenuti nell'acqua tiepida (nell'ipertono o spasmo doloroso) per distendere e dilatare appunto lo sfintere anale facendo precedere a questa operazione un bidet tiepido, questi coni da utilizzare con la crema lubrificante non arrivano a dimensioni troppo importanti, ed infatti successivamente potresti utilizzare piccoli dildi di dimensioni superiori.

Naturalmente il tempo di utilizzo dei coni deve essere sempre e solo quello consigliato, non tenerli inseriti mai di più perchè potresti creare problemi di difficile risoluzione.
La terapia è piuttosto lunga, infatti si devono usare, anche se per pochi minuti, due volte al giono tutti i giorni per almeno un mese dopo la risoluzione dei sintomi.

Una sostanza che puoi utilizzare per evitare la formazione di ragadi è "Antrolyn schiuma" si usa nella cura delle emorroidi ma soprattutto nelle ragadi.
Il problema però ripeto, deve venire sottoposto allo specialista adatto al quale non necessariamente devi parlare delle tue preferenze sessuali, sarà sufficiente dire che senti dolore nell'evacuazione.
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Leccare le scarpe
Risponde: Medico
17/02/2011

Domanda
Amo moltissimo leccare le scarpe e in particolare le suole.

Ho cercato sempre di stare attento, una padrona mi permetteva di lavarle prima di leccarle.
Il problema è che la mia ultima padrona non ne vuole sapere di farmele lavare e mi costringe a leccarle proprio dopo aver camminato per strada.
Preso dall'eccitazione del momento lo faccio, ma mi rimane il dubbio: si corre qualche rischio?
C'è possibilità di contrarre malattie o infezioni?
C'è, infine, qualche precauzione da poter prendere, magari dopo?
Esistono antibatterici o simili che è possibile assumere?

Una veloce considerazione finale: il vero piacere, per quanto mi riguarda, sta proprio nel fatto di leccare scarpe potenzialmente sporche.
In qualche modo pulirle prima, riduce la godibilità della pratica. Vorrei però sapere qualcosa in più sui rischi prima di continuare. Grazie.

Risposta
Mi spiace rovinarti il "vero piacere" ma leccare suole di scarpe che hanno camminato all'esterno è una cosa altamente pericolosa, tu pensa solo a tutte le persone che incuranti del fatto che "la persona educata non sputa per terra" tempestano i nostri marciapiedi con le loro "produzioni", a quelli che portano le loro bestiole a passeggio perchè possano liberarsi delle deiezioni, e ti assicuro che i cani non sono i soli a "liberarsi" per la strada, a tutte le schifezze che si trovano comunemente sulle nostre strade, Quindi parlare di cosa "potenzialmente" pericolosa mi pare francamente riduttivo.

Quanto al prendere "precauzioni dopo" è un pò semplicistico, diciamo così.
Pensi che esista un antibiotico che agisce su qualsiasi agente infettivo? Non hai mai sentito parlare di resistenze agli antibiotici? Non sai che ci sono patologie molto gravi causate dall'aggressione combinata di diversi di quegli stessi agenti infettivi?
La mia risposta è NO su tutto il fronte.
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Rischi nell'adorazione dei piedi
Risponde: Medico
17/02/2011

Domanda
Salve Dottore, io oltre ad essere sottomesso sono un feticista dei piedi femminili, nel senso che adoro tantissimo sfilare le scarpe della mia padrona, annusare e leccargli i piedi.
Questo lo trovo ancora piu eccitante se i suoi piedi sono stati calzati per lungo tempo in modo da poterli "mangiare" sudati.

Volevo chiedere se questa pratica in sè può portare a delle malattie infettive, oppure se la si può svolgere tranquillamente senza problemi. Grazie.

Risposta
Il sudore e la pelle di una persona sana, se pulita, non possono trasmettere malattie, il fatto che il piede sia calzato a lungo, purchè calze e scarpe siano pulite (all'interno ovvio) non è causa di infezione, quindi penso che puoi tranquillamente soddisfare il tuo piacere senza rischio.
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