Farmaci e BDSM Risponde: Avvocato 03/03/2012
Domanda Bdsmer che assumono psicofarmaci e/o tranquillanti per motivi indipendenti dal BDSM: quali possono essere le eventuali cautele e le possibili conseguenze dal lato legale?
Risposta La domanda cosi' posta non aiuta, a dire il vero.
Se si tratta di uso sotto controllo medico,in posologia corretta, non vedo un problema di ordine legale, ma se mai di buon senso nel mettere al corrente il partner, specie se dominante.
Se il problema e' invece una assunzione massiccia di psicofarmaci assimilabile a droghe, allora il comportamento fuori controllo potrebbe rivestire conseguenze penalmente rilevanti.
Bere l'urina - rischi connessi Risponde: Medico 23/02/2012
Domanda Rileggendo i vari quesiti e relative risposte mi e' riaffiorato un dubbio che credevo appianato con altra documentazione.
In alcune risposte si dice che la trasmissione di epatite b/c, ma in particolare mi interessa la C (essendo la B vaccinabile) e l'Hiv, sono trasmissibili via altri liquidi corporei, inclusa l'urina.
Ma non era questo valido solo in presenza di sangue nelle urine? in un individuo senza problemi le urine non dovrebbero essere sterili?
Risposta Dato che non sempre il sangue nelle urine è in quantità tale da essere percepibile ad occhio nudo (microematuria), io sconsiglio il contatto anche con queste.
Ci si può anche infettare con Hiv e Hbc (epatite C) bevendo l'urina di una persona infetta, la presenza dell'acidità gastrica non esclude una possibile infezione.
Un link utile: http://www.ulss12.ve.it/docs/file/pubbl_utenti/malattie_sess_trasm.pdf
Perché curare la perversione? Risponde: Psicologo 16/02/2012
Domanda Gentile Dottore
Se qualcuno mi chiede perchè si deve curare una persona che ha il cancro la risposta mi pare ovvia, o la pedofilia o altre pratiche con le quali si commette reato, ma se mi si chiede perchè è necessario "curare" una persona che ricerca l'atto sessuale preferibilmente(ma non esclusivamente), attraverso pratiche definite perverse, la cosa mi è oscura per non dire fortemente dubbia.
L'unica risposta che mi viene in mente potrebbe essere il senso di colpa che l'individuo può avere nel praticarle, ma si badi bene, senso di colpa che nella maggioranza dei casi è prodotto da una cultura che definisce in modo negativo certi atteggiamenti, e si sa che l'essere umano è portato in genere a ricercare il consenso sociale.
E poi, per concludere, siamo certi che una volta "curata" la persona non smarrisca del tutto la propria identità sessuale perdendo ogni piacere?
La ringrazio dell'attenzione.
Risposta Buona sera,
dove ha letto che si deve curare "chi ricerca l'atto sessuale preferibilmente (ma non esclusivamente?) attraverso pratiche definite perverse"?
Non è un caso che il termine perversione è stato sostituito con parafilia.
Endometriosi all'ovaia e riduzione del desiderio Risponde: Medico 11/02/2012
Domanda Buonasera dottore, a mia mogle ventiseienne a seguito di tre ecografie transvaginali nell'arco di qualche mese, è risultato che nel ovaio sinistro si visualizza una'area ipoanecogena al cui interno si visualizzano echi iperecogeni come per depositi emosiderinici, probabilmente endometriosi.
Vorremmo sapere se questa condizione possa causare una riduzione nel piacere durante i rapporti sessuale e ridurre la voglia per gli stessi.
Grazie anticipatamente per la risposta.
Risposta L'endometriosi è la presenza in sede anomala di strutture tipiche dell'endometrio che rispondono agli stimoli delle gonadi (le ovaie sono colpite nell'80% dei casi).
Queste zone sono capaci di subire modificazioni cicliche simili a quelle endometriali. L'endometriosi a volte è totalmente asintomatica e viene scoperta casualmente, ma spesso causa dismenorrea (mestruazioni dolorose), dolori pelvici e dispareunia (dolore all'atto sessuale) soprattutto in epoca pre e post mestruale.
E' facile capire che, se tua moglie soffre di questa situazione, possa avere poco piacere nell'atto sessuale e, di conseguenza, desiderarlo meno.
Un'altra possibiltà è che la diagnosi di una patologa possa aver causato uno stato di ansia su una personalità sensibile.
Lubrificante per dildo in silicone Risponde: Medico 02/02/2012
Domanda Vorrei realizzare un dildo in silicone come quello apparso di recente in sadofficina.
So, per sentito dire, che non tutti i lubrificanti sono compatibili con il silicone che potrebbe reagire sciogliendosi.
Se questo fosse vero basterebbe un profilattico a risolvere? O ci sarebbero comunque dei rischi per eventuali fuoriuscite di materiale?
Questo dildo autocostruito con silicone industriale potrebbe avere controindicazioni, tipo quello per le protesi al seno?
Grazie per la eventuale risposta.
Risposta Ci è stato detto che il silicone, quando polimerizzato, è neutro.
A prescindere da questo consigliamo sempre di utilizzare dei preservativi per ogni Dildo, anche quelli industriali, e di utilizzare lubrificante a base d'acqua. Il Dildo dovrebbe essere personale e il profilattico va cambiato quando si cambia orifizio, anche se è della stessa persona.
Utilizzando del silicone creato appositamente per scopi alimentari si ha una sicurezza maggiore sulla lavorazione del silicone che sicuramente attiene a degli standard diversi.
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