Si può curare la parafilia? Risponde: Psicologo 13/02/2014
Domanda Buon giorno, espongo la situazione. Sono un maschio di 46 anni, mi piace moltissimo essere sottomesso, legato, ma provo quasi lo stesso piacere a dominare, mi piace travestirmi, non mi considero omosessuale ma bisex si. Non mi pesa questa sessualità molto complessa, anzi mi piace, però a mia moglie crea grossi problemi. Da qualche anno ha deciso di non volerne più sapere (in passato ha cercato di assecondami nel BDSM ma non le piace) e siccome non ho rapporti extraconiugali inizio a soffrire moltissimo di "astinenza".
Non ritengo la mia situazione patologica perché non ho problemi ad avere rapporti vanilla, però gli stessi non mi soddisfano a pieno e mia moglie se ne rende perfettamente conto creandole grosso disagio. Vengo al punto, lei vorrebbe che andassi da uno specialista per "curare" questa mia sessualità "deviata" ma io non credo si possa curare, o si? Senza pratiche BDSM vivo male, al punto da pensare seriamente ad una separazione, forse questo è patologico? Può essere utile una terapia? La ringrazio per la disponibilità e mi scuso per essermi dilungato ma ho cercato di esporre la situazione nel modo più completo possibile.
Risposta Salve, da quanto mi dice non credo lei soffra di una parafilia, anche se ultimamente sta "pensando seriamente ad una separazione". Forse una terapia di coppia potrebbe aiutarla a comprendere se è davvero la scelta giusta
Parla con me ma non vuole vedermi Risponde: Psicologo 06/02/2014
Domanda Conosco una persona del mondo bdsm da circa 10 anni, lui è dom e io dovrei essere sub. Dopo un paio di incontri non ha voluto più vedermi ma continua a parlare con me costantemente, ma si nasconde sempre e non parla quasi mai di lui, non sono pazza.
Perché si comporta cosi ? Perché mantenere un legame con me?
Risposta Salve,
mi pone una domanda a cui non posso certo rispondere con questi pochi dati. Potrebbe non voler parlare di lui per innumerevoli motivi. Gli chieda in modo diretto il motivo, altrimenti decida cosa fare di questo legame.
Dominazione dal basso Risponde: Psicologo 01/02/2014
Domanda Buonasera. La mia é forse una serie di considerazioni molto più simili ad un "coming out" che ad una domanda vera e propria.
Fin da molto piccolo sono sempre stato attrattissimo in modo del tutto esclusivo dall'idea di essere sottomesso da una figura femminile. In particolare, amavo l'idea di essere frustato e contemporaneamente adorare i piedi della dominatrice. Crescendo, questa fantasia si é andata via via consolidando, senza che io trovassi MAI il coraggio di parlarne con nessuno e senza che io avessi MAI avuto alcuna esperienza, nemmeno a pagamento. All'età di 28 anni ho contratto matrimonio con una ragazza/donna con la quale ho avuto enormi problemi di intesa sessuale ma con la quale, nel corso degli anni, le cose sono andate via via migliorando, fino a regalarci anche una gravidanza ed un bambino bellissimo. Allo stato attuale, i nostri rapporti la vedono interpretare (quasi sempre controvoglia e per mie richieste più o meno ferme) il ruolo di Padrona soft che, mentre consumiamo un rapporto sessuale tradizionale, mi costringe a piccole torture (stare in posizioni scomodissime, avere i suoi piedi addosso, essere trattato da uomo oggetto) il tutto condito da risatine e frasette perfide e sadiche. L'orgasmo che raggiungo io é devastante, lei invece non viene quasi mai. Premetto anche che finita l'intimità, io ritorno ad essere una persona egocentrica e determinata anche nel rapporto con lei; prendo quasi sempre le decisioni importanti e faccio sentire il mio punto di vista su qualsiasi cosa. Quindi, ben diverso da una dominazione 24/7. Ho finalmente letto che questo tipo di rapporto si chiama "dominazione dal basso" e ripeto che la sua trasformazione in Padrona (ancorché soft) é estremamente artefatta e avviene più per rassegnazione che per altro, anche se i nostri rapporti sessuali sono reali. Vorrei chiedere se questo alla lunga può danneggiare il rapporto (ma sono almeno sei anni che siamo felicissimi insieme!) e se e come potrebbe essere possibile per me introdurre forme di dominazione un po' più hard, basate principalmente sull'adorazione dei piedi e sulla sottomissione di uno schiavo ribelle e (apparentemente) indomito. Ringrazio TUTTI VOI fin da subito, esprimendo anche la sincera speranza che chi soffre quotidianamente di emarginazione/difficoltà relazionali per una sessualità "di nicchia" (eufemismo) trovi il coraggio e la forza in sé per cercare la Felicità.
Risposta Salve, la "dominazione dal basso" è probabilmente la dominazione più frequente specie con uomo sub e donna dominante. Direi che questa cosa non dovrebbe danneggiare il rapporto se sua moglie accetta il "gioco". Si chieda però come mai sua moglie "non viene mai". Un rapporto dovrebbe essere basato su un piacere reciproco, mentre lei parla di sua moglie che lo fa "quasi sempre controvoglia".
Mancanza di orgasmo Risponde: Psicologo 23/01/2014
Domanda Salve, come posso aiutarmi ad avere un orgasmo con l'uomo che amo? Me lo chiedo da mesi ormai..Riesco ad avere orgasmi anche intensi unicamente da sola e senza penetrazione, solo con sfregamento e fantasie molto erotiche. A me piace molto fare l'amore con lui, è passionale, intenso, mi piace tutto quello che fa dall'inizio alla fine ma non riesco a venire, mi sento vicina e poi non riesco. Probabilmente un blocco psicologico circa la fiducia, il lasciarsi andare all'altro, lo so, ho traumi da inganno nel mio bagaglio, ripetuti, anche con figure famigliari e genitoriali. Il problema è che pur nella consapevolezza non riesco ad uscirne, quali consigli mi si può dare, non posso permettermi una psicoterapia purtroppo, non lavoro. HO 45 anni. Cerco un sentiero, poi posso percorrerlo, qualche indicazione, sono laureata in psicologia anche se non ho mai lavorato come psicologa. Grazie.
Risposta Salve,
la difficoltà a raggiungere l'orgasmo è un problema molto comune nelle donne.Probabilmente dovrebbe cominciare a prendere una maggiore confidenza con se stessa, per accettare il suo corpo. Mi parla però anche di altre questioni da risolvere, perchè non prendere in considerazione una psicoterapia? MI contatti tranquillamente se vuole maggiori dettagli sulle psicoterapie
Trauma post violenze sessuali Risponde: Psicologo 16/01/2014
Domanda Le devo chiedere un aiutino.
Il mio ragazzo non ha MAI fatto anal da passivo, ma adesso dice che è pronto e che vorrebbe farlo con me. Il problema è che IO non mi sento pronto. Non so come comportarmi, ho paura di fargli male non solo fisicamente, ma sopratutto psicologicamente. Le mie non sono paure infondate, ma dovute al fatto che il mio partner ha già vissuto l'esperienza, ma in un modo terrificante, che, giustamente, l'ha lasciato traumatizzato: a 12 anni è stato violentato ripetutamente e ferocemente da dei tossici pedofili, che hanno finito col provocargli un emorragia anale e lacerargli gravemente i tessuti della zona. Il dolore fisico passò solo dopo un mese, quello psicologico è ancora presente. Non voglio fargli rivivere quell'incubo. Voglio sostituire quei ricordi orrendi con dei ricordi bellissimi... Ma non so se ne sono in grado
Risposta Salve, il suo ragazzo è evidentemente pronto a superare il suo trauma, nel momento in cui dice che vuole farlo con lei. Superi la paura di fargli male ed utilizzi tutta la dolcezza che serve per questo atto d'amore.
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