BDSM come psicoterapia Risponde: Psicologo 15/03/2013
Domanda Salve, in un Forum è uscita questa cosa e ho pensato di chiedere a lei cosa ne pensa del BDSM vissuto come psicoterapia, ossia non come "gioco", non come pratica erotica, ma per soddisfare dei bisogni seri e trovare un equilibrio, e di conseguenza cosa pensa del vedere la persona dominante non come partner ma quasi come un psicoterapeuta.
Risposta Salve, non credo proprio che una persona dominante sia un buon psicoterapeuta, in quanto il terapeuta è colui che accompagna l'altro lungo un percorso di crescita e non colui che, attraverso l'imposizione, blocca un normale processo di autonomia.
bdsm e sentimenti Risponde: Psicologo 08/03/2013
Domanda Buongiorno,mi sono innamorata di una persona che ha dei forti istinti da slave. Personalmente non sono contraria a fare questi giochi ma per me devono rimanere tali. Ho avuto un periodo in cui mi sono informata molto a riguardo ed avevo concluso che sì è una cosa interessante ma come ce ne sono tante altre. Per me non è un interesse così preminente. Vedo il bdsm come una delle tante cose che si possono fare e sicuramente se si arrivasse al punto in cui è l'unico tipo di sesso che va bene, ci starei molto male. Diciamo che sono disposta ad esplorare questo campo soprattutto perchè sarebbe un modo per stare con questa persona, per riuscire ad averci una storia. Quindi siamo rimasti d'accordo che iniziamo a vedere cosa succede. Però ho un sacco di dubbi e paure. La cosa principale è che ho come l'impressione che per questa persona sia una cosa molto più radicata, un interesse molto più consistente del mio e che ad un certo punto, nonostante tutta la buona volontà, si risultasse incompatibili. Penso che mi sentirei veramente distrutta se le cose andassero così, dopo essermi messa in gioco così tanto. Non so cosa fare, non capisco neanche più dove sia il limite del ragionevole e dove inizi ad essere assurda l'intera situazione.
Risposta Salve,
credo che il suo voler provare, senza farsi intrappolare dai pregiudizi, possa rappresentare un buon modo per conoscere meglio il suo partner. Il dialogo vi permetterà di rendere il tutto ragionevole e non assurdo.
Furto di identità Risponde: Avvocato 15/02/2013
Domanda Ho conosciuto virtualmente, ma poi anche telefonicamente, un utente che non solo mi ha dato un nome diverso dal suo, ma poi ho scoperto, attraverso un social network, che il nome e tutto il resto sono di un'altra persona, di cui ha preso generalità, residenza ed attività. Come devo comportarmi? Cosa posso fare?
Risposta Salve, è opportuno distinguere, per rispondere alla sua domanda, fra l'utilizzo di dati non veritieri di un nick (luogo, età e talvolta nome di battesimo, cosa che inizialmente avviene abbastanza di frequente e che ci si augura si modifichi nel tempo nei rapporti interpersonali) dalla scelta consapevole di ricercare identità altrui ed appropriarsene, utilizzandone dati anagrafici, attività e talvolta anche l'immagine.
In questo ultimo caso si ricade in una ipotesi di reato detta furto d'identità, perseguibile penalmente da parte dell' interessato.
Quello che quindi lei può fare, ove lo ritenga, è contattare il reale diretto interessato che valuterà il da farsi, e comunque attenzionare la gestione del sito che saprà quali provvedimenti prendere, anche ai fini di una eventuale indagine della polizia postale.
Colgo l'occasione per suggerire a tutti coloro che frequentano comunità a tema all' interno di social network, di evitare di scrivere in pubblica i propri dati anagrafici, rendendosi così individuabili e reperibili da chicchessia.
Formicolio e diminuzione di sensibilità Risponde: Medico 08/02/2013
Domanda Durante una sessione sono stato immobilizzato con corde a polsi e caviglie, dopo un po' che ero legato ho iniziato ad avvertire del formicolio al pollice e indice della mano dx. La temperatura è stata monitorata durante la sessione: la parte interessata dal formicolio non si è raffreddata (oltre alla mistress l'ho controllata anche io, avvicinando le dita alle labbra e alla fronte), per cui le corde non sono state allentate. Ho mantenuto l'immobilizzazione in tutto per circa 1h. Sto riacqiustando sensibilità lentamente (sono passati 5 giorni), pur non avendo nessuna conseguenza a livello di mobilità. Ne devo parlare al mio medico? Se mi dovesse ricapitare di avvertire formicolio durante l'immobilizzazione, devo rimuovere subito la costrizione anche se non si rilevano diminuzioni della temperatura?
Molte grazie, saluti.
Risposta La modificazione della temperatura mentre un arto è legato è dovuta alla riduzione dell'apporto ematico, per compressione dei vasi sanguigni, ed è bene controllare la temperatura dell'arto interessato per evitare danni da anossia. Però nel tuo caso, probabilmente si è verificata una compressione di un fascio nervoso, sia per effetto della legatura che per l'effetto della posizione e della durata. Questa cosa è denunciata dal formicolio, che, come dici è durato anche nei giorni successivi. Io eviterei di ripetere la legatura nello stesso posto e nello stesso modo, e, soprattutto, se si dovesse ripetere interromperei subito. Se il formicolio non dovesse passare o se si ripresentasse, fatti fare una elettomiografia per vedere se ci sono stati danni permanenti.
Scat e pissing Risponde: Psicologo 08/02/2013
Domanda Salve. Ho decisamente un' attrazione per mistress con scat e pissing, e ho in mente che ciò derivi da un' imposizione a cibarsi controvoglia da piccolo. Mi sembra assurdo ingerire alcunchè, come godere sessualmente della cosa, e ho praticato la cosa con senso di padronanza, anche se talvolta ci ripenso e mi sconvolge come la prima volta. Credo che sarebbe un ottimo allenamento disporre di questa fantasia tra le mura di casa, con una persona con cui avere anche un rapporto verbale di tipo quotidiano. Questa fantasia dove salta fuori? E' sensato quel che penso al riguardo? Dove mi porta? E'un buon percorso per la propria forza psichica? Ho spesso una profonda pena per malati terminali,di cui mi colpisce l'alimentazione forzata. Molti mangiano coattamente (il pranzo!) e io distinguo subito quando uno ha padronanza di come si alimenta o mangia sotto l'influsso di "dio", inteso come frusta che ti costringe a vivere. Sono profondamente anticattolico.
Risposta Io non credo che la sua attrazione per lo scat ed il pissing sia legata alla coazione subita da bambino. In realtà se vuole capire perché queste pratiche la eccitano può provare ad interrogarsi su i pensieri che ha legati allo scat e al pissing. Lei stesso mi chiede se è un buon percorso per la “propria forza psichica” e forse in questa ultima domanda può trovare una delle risposte al suo quesito principale.
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