Ragade ed emorroidi di IV grado Risponde: Medico 29/10/2015
Domanda Buongiorno, intanto volevo ringraziare gli esperti, mi sto leggendo poco a poco tutti i quesiti ed é davvero molto istruttivo. Ho letto in una risposta che lacerazioni che si ripetono nel tempo nello stesso posto possono causare carcinomi. Io soffro di Ragadi ed emorroidi di IV grado da circa 10 anni. Negli ultimi tre anni perdo sangue almeno una volta al mese con qualche rara pausa. Ho paura ad operarmi e ormai convivo con questo handicap. Secondo lei questa reiterata infiammazione della zona puó portare ad un tumore?
Risposta Sicuramente il reiterato insulto di una zona, sopratutto se questo determina un continuo ricambio cellulare come può essere una ferita che mal si rimargina (perché una ragade questo è), aumenta il rischio di displasia e quindi di una possibile neoplasia. Detto questo per far si che ciò avvenga (e nella popolazione generale parliamo di percentuali molto basse in assenza di ulteriori fattori di rischio) devono essere presenti anche altri due fattori predisponenti, il primo è una suscettibilità individuale nota anche come famigliarità allo sviluppo di tumori, difficile da determinare a tavolino sopratutto non conoscendo la sua anamnesi famigliare e la sua condizione di salute generale, e la seconda è un fattore temporale, ovvero sono cose che si sviluppano nel tempo a distanza di decenni, quindi potrei direi che il salto da ragade a tumore non è così immediato ne tanto meno così semplice ed ovvio.
Per quello che invece riguarda le emorroidi sopratutto se di IV grado credo che l'intervento sia inderogabile e non tanto per il rischio di un tumore ma per il rischio di trombosi che oltre a procurarle un'operazione in emergenza/urgenza, potrebbe accompagnarsi ad un notevolissimo dolore.
Possibili complicazioni, da legature ai genitali maschili, dopo anni Risponde: Medico 15/10/2015
Domanda Salve, sono una trav e almeno in passato, diversi anni fa, mi sono divertita parecchio con corde e legature per il self-bondage. Facevo qualcosa di simile a quello che poi ho scoperto chiamarsi shibari. In effetti spesso in queste legature piuttosto forti e mantenute per un tempo imprecisato, coinvolgevo anche i genitali. Mi ricordo che sciogliendole notavo, com'è ovvio, dei notevoli arrossamenti ai genitali e forse anche delle ombre nerastre, ma non ne sono sicura... Siccome è solo molto tempo dopo che mi sono adeguatamente informata sull'argomento, anche grazie al sito, vorrei porle questo quesito: se ci fosse stata una qualsiasi necrosi dei tessuti x tensioni eccessive delle corde, avrei dovuto accorgermi presto o tardi delle complicazioni estetiche e funzionali (es. problemi di erezione o altro) delle parti interessate oppure una necrosi dei tessuti col tempo passa inosservata e può anche non dare problemi evidenti? In altre parole a distanza circa 20 anni potrei ancora risentire di eventuali complicazioni, se in apparenza, salvo il forte stress locale di allora, non è mai emerso niente? Grazie
Risposta A meno che il suo dubbio non derivi da segni e/o sintomi specifici che ha notato in questo ultimo periodo, mi sentirei di escludere quasi con certezza assoluta una simile evenienza.
E' chiaro che poterla visitare accuratamente sarebbe di grande utilità ma da come ne parla sarei molto serena nell'affermare quanto sopra.
Catetere uretrale Risponde: Medico 08/10/2015
Domanda buongiorno, da un po' sto cercando un sistema per rimanere completamente bloccato con il pene ma la cintura di castità nei lunghi periodi non mi consente una adeguata pulizia, stavo valutando con la mia padrona i cateteri uretrali in acciaio bloccabili con lucchetto che offrono un controllo totale da parte della padrona e una buona pulizia per lo slave... ci sono controindicazioni nell'indossare questi cateteri per lunghi periodi (intendo parecchi giorni)?
Grazie
Risposta Tutto ciò che non permette le fisiologiche funzioni di un organo a lungo andare può danneggiare lo stesso.
Inoltre va considerato il fatto che un oggetto estraneo mantenuto in modo continuativo, potrebbe determinare infezioni come uretriti o prostatiti difficili poi da debellare con cure antibiotiche. Quindi da un punto di vista medico mi sento di sconsigliare un simile comportamento.
Dildi di grossi misura e fisting Risponde: Medico 01/10/2015
Domanda Buongiorno, vorrei sapere cosa devo fare per arrivare ad usare dildi di grosse dimensioni, sia in lunghezza che larghezza tipo 28 cm x 7,5 cm e poi arrivare al fisting con gradualità considerando che sto usando un dildo anale che misura per ora solo 4,5 cm di diametro.
Risposta La gradualità è fondamentale.
Mai inserire tutto in una volta sola perché dilatazioni anali eccessive e violente potrebbero determinare lesioni permanenti alle fibre muscolari dello sfintere anale arrivando fino al'incontinenza.
Usi dildi di diametri in scala, faccia abituare l'ano alle nuove dimensioni di volta in volta e non abbia mai fretta.
Quando poi sarà arrivato a diametri maggiori può iniziare a provare con il fisting, si fermi non appena dovesse avvertire dolore o fastidio.
Per quanto riguarda le lunghezze non superi i 20-25cm,
si rischia di ledere la mucosa anale ed intestinale.
Dolore al testicolo Risponde: Medico 24/09/2015
Domanda Buongiorno,
è un po di tempo che ho un dolore, a volte più un fastidio al testicolo destro. In passato ho fatto un controllo e una successiva operazione di varicocele bilaterale, ultimamente risento questo fastidio. Mi è capitato in ambito bdsm di essere stato costretto a trattenermi dalla masturbazione, o masturbazione forzata senza permesso di venire. Questo potrebbe avere causato il ripertersi del problema? Di recente con un altro controllo mi hanno scoperto un'infiammazione agli adduttori, potrebbe essere qualcosa di collegato? ho sempre svolto un'attività lavorativa in cui ero in piedi e solo di recente ho praticato palestra… ma più spesso la pratica del teasing and denial l'ho fatta… quali potrebbero essere le cause del dolore e ci possono essere delle correlazioni tra le cose? Grazie, un saluto.
Risposta Per un simile problema sarebbe utile una visita con esame obiettivo della zona pubica/inguinoscrotale, questo per valutare se il suo dolore/fastidio sia dovuto verosimilmente ad una infiammazione. La tecnica di teasing&denial potrebbe essere una possibile concausa ma per averne la certezza una visita sarebbe utile. Sarebbe necessario avere più informazioni come ad esempio se questo dolore/fastidio è correlato all'erezione e all'eiaculazione o magari al momento in cui fa pipì o se magari si presenta durante uno sforzo.
Mi servirebbe sapere se esistono posizioni che le danno sollievo o che le accentuano tale fastidio. Tutte informazioni che sarebbe utile avere per poter fare un'ipotesi diagnostica il più verosimile possibile.
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